Ogni laboratorio avrà una durata di circa due ore e, attraverso testimonianze dirette o multimediali, proporrà un parallelismo tra le esperienze di chi oggi fugge dai drammi della guerra e di chi ieri ha subito gravi conseguenze e sofferenze durante la Seconda Guerra Mondiale o, successivamente, per lo scoppio di ordigni bellici inesplosi in tempo di pace. Questo percorso fornirà agli studenti una cognizione intellettuale e emotiva del fenomeno bellico per stimolarne la comprensione, la percezione del dramma tuttora vissuto in numerose zone del mondo e l’empatia per le vittime dei conflitti e delle guerre, attivando così una consapevole presa di coscienza sul ruolo attivo di ogni cittadino. Il progetto “Testimoni di pace” è stato accolto da numerose scuole del territorio aretino, con i primi laboratori didattici che verranno proposti il 16 e il 18 gennaio ad alcune classi dalla primaria di Indicatore, facendo affidamento sulle parole di Ulisse Domini, Pietro Poponcini e Loretta Zatini dell’ANVCG. Il percorso continuerà nei mesi successivi con le classi delle scuole secondarie di primo grado dell’Istituto Comprensivo “Severi” di Arezzo, dell’Istituto Comprensivo “Martiri di Civitella” di Badia al Pino e dell’Istituto Comprensivo di Poppi, e con le classi delle scuole secondarie di secondo grado dell’Itis “Galileo Galilei” e del Liceo Classico “Petrarca”, andando a rivolgersi a un totale di circa cinquecentoventi studenti. “Testimoni di pace”, realizzato grazie al contributo del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, proseguirà poi fino al termine dell’attuale anno scolastico con il coinvolgimento di ulteriori istituti. «L’adesione di ben ventisei classi - spiega Ulisse Domini, presidente dell’ANVCG, - è motivo di particolare soddisfazione che denota la crescente sensibilità per un’educazione verso le tematiche di stretta attualità della pace, della convivenza e della solidarietà. Questi incontri permetteranno anche di fornire consigli utili relativi, ad esempio, al fenomeno degli ordigni bellici inesplosi nella dimensione contemporanea, con la compresenza di vittime civili di ieri e di oggi che è motivata dalla volontà di rendere più tangibile la realtà della guerra per gli alunni coinvolti».