Angelo Langè è una persona che emerge dalla massa, che ha deciso di agire per smuovere il pensiero di tante altre persone e intervenire attivamente per aiutarle. Durante la sua carriera ha raggiunto grandi risultati in ambito lavorativo e nel suo percorso di vita, a mettersi in risalto non è solo la sua personalità ma anche il suo modo di gesticolare, un insieme di fattori che catturano l’attenzione di cui ne parleremo nei prossimi articoli che tratteremo.
In questo articolo abbiamo voluto parlare dell’Uomo Angelo Langè, di ciò che lo spinge ogni giorno ad agire. Sono tantissime le persone che vedono in Langè un vero e proprio punto di riferimento, è molto conosciuto e nonostante i suoi progetti molto celebri abbiamo deciso di parlare di lui per svelare un lato completamente inedito.
L’incontro con Angelo Langè
Angelo Langè è senza alcuna discussione un grande professionista nel suo settore ed anche una figura di riferimento per i giovani e per i più adulti.
Sono queste le ragioni che hanno spinto Fabrizio Chinaglia con la sua FC Agency a contattare diversi professionisti per far emergere il lato più personale di Angelo e non solo ciò che riguarda la sua grande carriera lavorativa.
Questa foto fra il noto agente Fabrizio Chinaglia e Angelo Langè aveva destato molta curiosità nella stampa. Sui social negli ultimi giorni sono state tantissime le persone che si sono chieste perché i due stessero insieme e se ci fosse qualche progetto in rampa di lancio, potremmo prepararci a qualcosa di davvero molto importante.
Il progetto, infatti, è stato presentato a molti capo redattori che hanno reagito con estremo interesse ed entusiasmo, gli articoli probabilmente verranno condivisi da decine di testate. Sono molti i giornali che conoscono anche la professionalità di Fabrizio Chinaglia, il suo nome è divenuto noto poiché da anni si occupa in prima persona dell’ufficio stampa di ogni tipologia di professionista, ma questa idea va sicuramente oltre. Si vanno a toccare delle tematiche educative e sociali con questo progetto che sarà una grande fonte d’ispirazione per molte persone.
D’altra parte, la personalità di Angelo presenta molte sfumature anche a dir poco uniche, abbiamo deciso di dedicare uno spazio a queste in un articolo che uscirà fra 20 giorni. Per coloro che lo seguono da molto tempo potrebbero scoprire degli altri lati davvero molto interessanti di cui non se ne parla molto e che pochissime persone conoscono.
La storia di Angelo Langè
Angelo Langè trascorre la sua adolescenza all’interno di una realtà popolare tipica della provincia, dove i ragazzi sembrano non poter aver un futuro roseo. Intorno a sé ci sono diverse situazioni di disagio, ma tutto cambia quando a 18 anni si arruola in Polizia, dove lavora come membro di spicco in una sezione specializzata nel contrasto alla droga.
Ha dichiarato in un’intervista: «Mi ha sempre fatto paura – racconta -. Ci cascava gente che conoscevo, vedevo come diventavano, il fratello del mio amico o il mio amico stesso, ragazzi con cui andavo a giocare a pallone o a scuola. A 16 anni, durante un’estate, sono andato al mare a Riccione in furgone con i miei amici. Qualcuno aveva portato un panetto di hashish. Sapevo che era una cosa che non si poteva fare, che chi usava quella andava a usare l’altra. Una sera, erano tutti attorno al falò col cannone, il primo ha iniziato a fumare e a fare il giro, ho pensato in un millesimo di secondo: “E adesso?”. L’ho passato, e mi sono tolto un peso, rendendomi conto che ero uguale a prima».
Ultimamente è stato invitato anche nel famoso podcast di Fedez e Luis Sal: “Muschio Selvaggio”, dove ha raccontato le sue operazioni contro i pusher. Er Chicoria invitato anche lui alla stessa puntata lo ha definito “predatore di spacciatori, un signor poliziotto che toglie la monnezza dalle strade”. Angelo Langè nell’intervista ha voluto sottolineare come è sempre una quesione di scelte e che se non avesse intrapreso queste probabilmente non sarebbe stato in grado di fare del bene.
Angelo Lanè parla il linguaggio del marciapiede, delle scuole, della discoteca; sorride ma si arrabbia anche come tutti gli altri umani, non si sente superiore a nessuno ma allo stesso tempo svolge il suo lavoro al meglio grazie alla conoscenza approfondita delle dinamiche di strada. Odia i discorsi buonisti perché è una persona che compie fatti ma allo stesso tempo è un buono, non ha mai alzato le mani o umiliato nessuno, ma ha sempre cercato di preservare la dignità del prossimo. Questo lo contraddistingue da qualsiasi altra persona che si crede superiore nel momento in cui incontra un malintenzionato mentre compie il misfatto.
È un tipo alla Serpico, non è solo un poliziotto ma un vero e proprio artista. Racconta che disegna storie di droga, proprio come quelle che vede tutti i giorni a Milano dove la coca viene consumata quasi come se fosse un aperitivo. “La tirano tutti, nessuno ci fa nemmeno più caso. Disegno perché, forse, ne ho bisogno per scaricare, per svuotarmi. Prendo la bomboletta, e vado. Ma solo in posti autorizzati, sono sempre un poliziotto…”.
Dopo che trascorre giornate e nottate si diletta nella realizzazione di Opere che in una città evoluta come Milano potrebbero apparire come un bello spot contro la droga. Nella sua vita ha realizzato diversi murales, in uno è presente una donna bella e sinuosa ma che allo stesso tempo presenta una siringa nel braccio. In un altro è presente una donna incinta con il ventre pieno di ovuli di cocaina. Queste sono storie che possono far venire i brividi, che non sono piacevoli da vedere ma che presentano al meglio la realtà, non si può fingere di vederne un’altra.
La sua attività lo porta ad essere spesso e volentieri artefice del destino del prossimo, lo rende spettatore inerme delle situazioni di disagio che la condizione umana contemporanea esprime.
Le sue emozioni di giorno in giorno cambiano ma gli spetti del passato riemergono spesso con forza ma lui è in grado di affrontarli a testa alta.
Ad oggi lavora come membro della 6° sezione della squadra mobile di Milano ed emerge per le sue abilità e per la sua capacità di ragionare come le persone “di strada” e nell’insegnare ai giovani poliziotti come agire ed interfacciarsi con il prossimo, anche nelle situazioni più critiche.
Oltre ad essere un grande professionista, Angelo Langè ha sviluppato delle carriere parallele come quella nel mondo televisivo.
Angelo ha partecipato al documentario in Rai “Cocaina allarme sociale” cha ha avuto un successo enorme. Dopo questa esperienza, il famoso attore Raoul Bova lo ha voluto come co-protagonista nel film “Sbirri” (un docu-film attinente alla realtà).
Successivamente ha scritto un libro di enorme successo: “Vite in Polvere” che lo ha portato alla ribalta a livello nazionale come figura di spicco alla lotta alla droga. Oggi va a parlare di queste tematiche in diversi istituti perché proprio parlando di queste tematiche ai giovani si può evitare che questi incadano in problematiche più gravi che potrebbero rovinare per sempre la loro vita.
Angelo, però, non è solo questo, non si può vincolare la sua figura solo ed esclusivamente al mondo della droga. Una persona della sua esperienza è in grado di affrontare tutti i disagi correlati a qualsiasi tipologia di dipendenza.
Who Is We – WIW la Maschera di ogni persona
Per comprendere al meglio perché le persone incadono nelle dipendenze è necessario comprendere il disagio che vivono. Proprio per questo Angelo ha creato il concetto di Maschera, rifacendosi al pensiero Pirandelliano. Ogni giorno le persone indossano delle maschere per soddisfare i bisogni della società e nascondono il loro vero “essere”.
Questo accade perché si vuole evitare il giudizio altrui, si preferisce sempre la strada del socialmente accettabile, il volto delle persone diventa quindi una Maschera Mutaforma.
Da qui nasce il concept Who (il personaggio) Is We, ma vero pure l’ossimoro We Is Who [noi tutti siamo “lui” (inteso come chiunque altro).
Per comprendere al meglio questo concetto la domanda che bisogna porre è la seguente: “Se io avessi avuto le sue esperienze, possibilità, trascorsi, possibilità… sarei stato diverso?”
Bisogna instillare questo dubbio senza risposta, dare una chance alle persone di sentirsi liberi di perseguire le strade che più si avvicinano al loro IO.
I disagi in una società in continua evoluzione non fanno altro che mutare, proprio per questo motivo nascono anche nuove patologie legate anche alla tecnologia. L’errore molto frequente che commettono i giovani è quello di credere di creare costantemente legami online, quando nella realtà non è affatto così.
La lotta alla droga non è TUTTO ma ci sono tanti altri disagi che devono essere affrontati adeguatamente. Persone come Angelo sono fondamentali in una società sempre più menefreghista.
Questo progetto ha destato interesse per la FC Agency ma anche per molti altri capo redattori, proprio per queste ragioni questo articolo si troverà con un click nel report che In futuro ci saranno sicuramente molte novità sui progetti di Angelo Langè. In questi articoli la FC Agency vuole far emergere l’impegno di Langè non solo come uomo e poliziotto ma anche nel sociale, dando particolare attenzione ad ogni movimento del suo corpo.
Abbiamo voluto studiare approfonditamente la sua fluidità nei movimenti e la sua capacità di essere una vera e propria calamita per l’attenzione delle persone, ma di questo e di altri progetti di Langè e del suo impegno nell’educazione sociale ve ne parleremo in altri articoli che usciranno di qui a breve!