Ha la silhouette di una top-model e gli occhi da cerbiatto la nuova direttrice del Pineta di Milano Marittima. Si chiama Beatrice Bozzuto, è di Cesena ed è una delle modelle romagnole più conosciute nel mondo del prêt-à-porter milanese. Un passato sulle passerelle di Miss Italia e come ragazza “ombrellina” nei Gran Premi di Moto Gp, Beatrice ha lavorato come indossatrice per brand di grande successo come Elisabetta Franchi, Tezuk, Champions, Kartika, Stella Jean, Vivetta e Liu-Jo.
Studente di massoterapia e creatrice di un brand di abbigliamento da street-wear (The Story of my blush), il mondo dell’entertainment è, da sempre, la sua inguaribile passione. E così, dopo tre anni di “corteggiamento”, nei giorni scorsi ha deciso finalmente di accettare la proposta del patron del Pineta Marco Amadori e di cominciare a progettare il rilancio della più iconica discoteca della riviera romagnola: “Il Pineta, a cui sono particolarmente affezionata, è un brand che appartiene alla storia del divertimento made in Italy - spiega Beatrice - non a caso, in questa entusiasmante avventura che mi appresto a vivere, l’obiettivo sarà, in primis, quello di tornare alle origini e riannodare quel percorso di stile e relazioni che, sin dal secolo scorso, hanno fatto del Pineta un incubatore di mode e un tempio italiano del divertimento”.
“E’ chiaro che il mondo della notte, rispetto agli anni scorsi, è molto cambiato - prosegue Beatrice - per cui sarà importante anche rinnovare la nostra proposta artistica e musicale contestualizzandola, di volta in volta, ai trend del momento. Ma, al di là delle mie idee, è la storia che ci indica la rotta e allora sogno un Pineta che torni ad identificarsi con il suo territorio, che stringa sinergie e partnership con altre realtà e che, soprattutto, torni ad essere la locomotiva del nostro turismo. A questo proposito, posso anticipare che torneremo ad investire risorse importanti nella comunicazione per riportare il locale sotto quei riflettori che, tra fashion e luxury, hanno sempre illuminato la sua storia”.
Una giovane donna, per altro avvenente, alla guida del Pineta alimenterà grande curiosità, ma anche un pizzico di diffidenza: “E ne sono perfettamente consapevole - replica sicura - ma la verità è che questo è un mondo che conosco molto bene e, dunque, non avrò problemi a portare le mie idee e a relazionarmi con tutti i livelli aziendali. Il Pineta è, da sempre, la mia casa, il luogo dove ho trascorso gran parte della mia giovinezza. Conosco la storia e le potenzialità di questo locale e darò tutta me stessa per cercare di centrare tutti gli obiettivi indicati dal management. A tal riguardo, voglio ringraziare in particolare Marco Amadori che ha insistito davvero tanto per avermi a capo del suo staff. Gli ho detto sì dopo averci riflettuto a lungo e cercherò di ripagare la sua fiducia con la forza del lavoro e, soprattutto, con i risultati”.