Un percorso di studio e sperimentazione per migliorare i servizi orientati alle persone con disabilità intellettive. Ad averlo intrapreso è l’Istituto “Madre della Divina Provvidenza” dei Padri Passionisti di Agazzi che, da sempre attento all’affermazione dei diritti e della qualità della vita dei propri utenti residenziali o diurni, ha aderito al progetto di ricerca nazionale dal titolo “Scala sull’esercizio reale delle opportunità” promosso dall’Istituto Ospedaliero Fondazione Sospiro e dall’associazione Amico-Di.
La “Scala sull’esercizio reale delle opportunità” trova il proprio cuore in un questionario da svolgere con le persone con disabilità, con i loro familiari e con gli operatori dei servizi per approfondire l’importanza di diversi ambiti collegati alla qualità della vita quali l’autodeterminazione, i diritti, lo sviluppo personale, le relazioni interpersonali, l’inclusione sociale, il benessere emozionale, il benessere fisico e il benessere materiale. La scala sarà, in parallelo, anche un importante strumento per aiutare ad attenuare il rischio, da parte dei servizi, di offrire opportunità influenzate maggiormente dalle credenze degli operatori piuttosto che allineate ai desideri, alla qualità della vita e al diritto ad autodeterminarsi della persona con disabilità.
Questa iniziativa sta trovando il coinvolgimento di numerose realtà da tutta la penisola e si svilupperà attraverso più fasi orientate da un lato alla standardizzazione dello strumento per arrivare a ottenere norme nazionali e dall’altro a offrire sin da subito spunti per la riprogrammazione e il miglioramento dei servizi in termini di co-costruzione del Progetto di Vita centrato su desideri e aspettative della persona con disabilità. «La sperimentazione promossa dall’Istituto Ospedaliero Fondazione Sospiro e dall’associazione Amico-Di - spiega il dottor Fabrizio Giorgeschi, psicologo e analista del comportamento, - vuole rispondere a una domanda: la pianificazione dei sostegni per la persona adulta con disturbo del neuro-sviluppo è allineata alla qualità di vita che desidera? Essa rappresenta quindi uno strumento concreto per riuscire, sempre più, ad allineare i bisogni delle singole persone con le offerte reali dei servizi. L’obiettivo, infatti, è di procedere verso una progettazione di vita individuale, personalizzata e partecipata, per soddisfare sempre meglio i bisogni espressi dalle persone con disabilità. Questo percorso impegnerà i nostri operatori e sarà un’opportunità per una misurazione concreta della qualità dei servizi dell’Istituto di Agazzi che ben si inserisce all’interno del percorso denominato “È mio diritto” che vuole rappresentare il manifesto programmatico del futuro dei sostegni che verranno messi in campo nei prossimi anni e che sono finalizzati all’esigibilità dei principi sanciti nella Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità».