La confusione dei messaggi sulla morte del dottore Li Wenliang. Il New York Times cerca di fare chiarezza.

Li Wenliang il medico cinese che per primo allertó la popolazione sulla presenza di un nuovo coronavirus letale é oggi acclamato martire ed eroe nazionale. Ma sul suo decesso permangono ancora dati poco chiari.

               

Li Wenliang é stato un oculista dell'ospedale centrale di Wuhan ed è stato il primo medico a lanciare l'allarme sulla pericolosità del coronavirus il 30 dicembre del 2019. Wenliang infatti aveva ricevuto un rapporto scritto da Aifen, direttrice del pronto soccorso dell'ospedale di Wuhan che si era allertata dopo aver ricevuto i risultati di laboratorio di una paziente che aveva esaminato, la quale presentava sintomi di una influenza resistente ai metodi di trattamento convenzionale. Wenliang scrisse quello che aveva dedotto dal rapporto che gli fu inviato sul gruppo chat ad alcuni amici e colleghi, informandoli di cosa stava succedendo. In seguito a ciò il 3 gennaio del 2020 il dottore Wenliang fu convocato dalla polizia di Wuhan ed ammonito per aver diffuso informazioni false ed aver allertato ingiustamente la popolazione. Il dottore pertanto fu proibito di continuare a divulgare notizie circa il nuovo coronavirus e ritornò a lavorare come aveva sempre fatto, ma con angoscia e tristezza, considerato che era consapevole di ciò che di terribile si stava diffondendo. Nella stessa giornata che ritornò a lavorare Wenliang venne contagiato e quindi ricoverato d'urgenza. Presentó gli stessi sintomi della prima paziente ricoverata per coronavirus e dalla quale partì l'allerta: astenia, mancanza di gusto e di odorato, febbre e polmonite interstiziale bilaterale, con affanno. Il dottore morì nell'arco di pochi giorni dal contagio. La magistratura cinese allora decise di esaminare le diverse segnalazioni sulla polmonite atipica già presentate più volte dal dottore e mai prese in considerazione, alla luce anche dei numerosi decessi che si stavano verificando. Il New York Times ha avviato una inchiesta sul decesso di Li Wenliang. Alcune cose non tornano come i diversi messaggi dati dalle agenzie di stampe locali sulla morte del dottore. Il 12 gennaio il dottore Li era stato visitato in ospedale con i sintomi specifici del covid. Secondo alcuni medici che lo hanno visitato nel corso di tre giorni il suo quadro clinico era gravemente peggiorato tanto che il dottore stesso avrebbe avuto bisogno del supporto di ossigeno. Sulla sua cartella clinica i medici avevano indicato che il paziente aveva perduto l'appetito e di notte non riusciva a dormire. Era stato messo in isolamento e perciò concesso di comunicare con la famiglia  e con i colleghi attraverso videomessaggi. Nonostante però le sue condizioni continuassero a peggiorare Li Wenliang non venne intubato. Il 6 febbraio del 2020 intorno alle 19.20 Li ebbe un arresto cardiaco. Solo allora i medici colleghi decisero di intubarlo. Cercarono di rianimarlo per ben 7 ore di continuo, ma senza  alcun risultato. Non si sa con certezza se il dottore Li venne sottoposto a procedura di ossigenazione extracorporea a membrana (Ecmo), fatto sta che in quella stessa notte molti messaggi diffusi dai media statali e poi cancellati hanno generato sospetto e confusione. Il Life Times affermò che il medico era morto alle 21.30; mentre l'ospedale confermò il decesso alle 2:58 del giorno successivo. Il New York Times ha cercato di fare chiarezza su questo episodio contattando più volte l'equipe medica che aveva seguito il dottore Li Wenliang ma senza mai avere riscontri. La stessa commissione Nazionale di Vigilanza Cinese, il principale organo disciplinare del paese che indaga sulla morte del medico non ha dato risposte alle incessanti richieste di chiarimenti del quotidiano americano. Rimane dunque un'ombra ancora tutta da illuminare sul caso di Li Wenliang circa il momento preciso del suo decesso; un medico, un uomo che nel rispetto del giuramento deontologico ha subito vessazioni e persecuzioni per la sola colpa di aver annunciato per primo la presenza di un letale virus che ancora tutt'oggi, nonostante i vaccini disponibili, continua a mietere vittime. Il dottore Li Wenliang é riconosciuto come martire ed acclamato come eroe nazionale. 

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