“Il sistema sanitario si aspetta delle risposte dal nuovo governo che si insedierà nelle prossime settimane.”
Franco Stefanini, presidente di Coroca Group e curatore della collana Medicinasì, commenta così alcuni dati emersi dal rapporto sulla sanità pubblica diffuso dalla Federazione CIOMO-FESMED.
Una riduzione di 36.937 posti letto tra il 2010 e il 2020 e una carenza di oltre 29.000 professionisti, di cui 4.311 medici.
Fanno impressione i numeri sul calo di ricoveri, diminuiti del 66%, così come gli accessi in pronto soccorso, con un tasso di mortalità che però è aumentato dell’85%.
“Sono dati impressionanti” dice Stefanini “che, se letti in parallelo, mostrano la tendenza ad allungare i tempi di interventi e attività di routine, portando i medici a dover affrontare casi che, quando arrivano in ospedale, hanno un’elevata complessità.
In questo contesto i pronto soccorso di tutta Italia si trovano in difficoltà: i medici non vogliono più lavorare in ambienti saturi di pazienti, ridotti in numero e in qualità dai tagli.
E in tutto questo il covid non ha aiutato. I budget sono stati spostati per far fronte all’emergenza, lasciando indietro branchie non meno essenziali per garantire cure necessarie ai cittadini”.
È di queste settimane anche la notizia di una donna di 90 anni dimessa dal pronto soccorso di Lucca con 8 fratture.
“Nel referto di dimissioni, il medico ha scritto che non ha potuto rivalutarla a causa dell’elevata mole di lavoro.
Una dimostrazione in più che le condizioni di lavoro dei medici e dei professionisti sanitari sono diventate un pericolo per la salute dei cittadini.”
Fonte notizia
corocagroup.it