Lievita 72, a Gallipoli (Lecce) è una pizzeria di ottimo livello. Segnalata dalle principali guide del settore e dalle testate che contano (L'Espresso, 50 Top Pizza, 2 Spicchi Gambero Rosso, etc), ha 5 stelle su TripAdvisor. Il locale è grande, ha oltre 100 coperti disposti su due piani e ha scelto di non accettare prenotazioni. La clientela viene gestita tramite lista d'attesa, soprattutto in agosto, intorno alle 10 di sera.
Questa infatti era la situazione qualche sera fa, quando il titolare Michel Greco ha dovuto fronteggiare un problema piuttosto grave: il locale si è riempito di fumo (come si vede nella foto), probabilmente per problemi al contatore. Infatti, quando hanno provato ad aprire la scatola del contatore, Greco ed il suo staff si sono trovati di fronte ad una fiamma. Sono riusciti a spegnerla solo grazie ad un estintore a polvere... rovinando comunque la serata a tutti i clienti e creando non pochi danni al locale.
"Abbiamo sentito come un boato e in quell'istante è andata via la luce", spiega Michel Greco, 29 anni. "Nel momento dell'incidente, avevamo tre pagine di lista d'attesa di clienti che non siamo riusciti a servire. Cosa ancora più grave, una signora è dovuta addirittura andare in ospedale temendo una intossicazione".
Il paradosso è che non è la prima volta. Oggi Lievita 72 è in Corso Roma n. 62 angolo via Giuseppe Pisanelli 2. Precedentemente era situato in via Lecce 85, sempre a Gallipoli. Anche in quella sede, circa tre anni fa, c'era stato un problema analogo: anche in quel caso, l'incidente non fu causato dall'impianto elettrico del locale, ma dai fornitori di energia elettrica.
"Il nostro contratto oggi prevede l'utilizzo di 30 KW. Avevamo un contratto per 25 KW, pur non sfruttandoli mai completamente. Pur di non avere o creare problemi abbiamo scelto di pagare per una fornitura superiore... Eppure ancora una volta abbamo lo stesso problema. Tutto questo non è accettabile." spiega Michel Greco, che con il suo locale dà lavoro a 8 persone.
"Se incidenti di questo tipo si ripetono è perché chi fornisce l'energia elettrica non gestisce con la dovuta cura la propria rete e i propri contatori. Dopo il primo incidente avevo lasciato perdere, ma questa volta ho deciso di andare fino in fondo. Sembra infatti che incidenti di questo tipo si ripetano più spesso di quanto non si creda", conclude Greco.
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