Milano, luglio 2022 – La vittima di un errore sanitario può agire sia in sede civile che in sede penale, anche in base alla gravità dell’evento. Il team dello Studio Legale Scaramuzzo, che dal 1999 si occupa di sostenere i cittadini vittime di casi di malasanità, sa bene come muoversi in entrambe le situazioni per arrivare a un congruo e rapido risarcimento.
L’azione civile mira a dimostrare la responsabilità del medico e/o della struttura ospedaliera ed ottenere un risarcimento del danno patito dalla vittima. È consigliabile rivolgersi fin dall’inizio ad avvocati specializzati che operino affiancati da medici legali e consulenti del settore. Si potrà così procedere ad una prima fase stragiudiziale della richiesta di risarcimento danni ai fini di una conciliazione della vertenza, per poi passare, in caso di mancata conciliazione, alla fase giudiziale (prima di natura preventiva finalizzata, tra l’altro, anch’essa alla conciliazione, quindi di natura ordinaria).
L’azione in sede penale va, viceversa, azionata direttamente innanzi alla magistratura penale, riferendo in dettaglio l’accadimento al fine che si avvii un’indagine a carico del sanitario coinvolto.
Va rammentato, comunque, che l’azione civile del danneggiato può essere instaurata nel termine di 5 anni nei confronti del sanitario e nel termine più lungo di 10 anni nei confronti della Struttura Sanitaria. A questo proposito, è rilevante precisare che, in caso di morte, l’azione civile dell’erede, per i danni dal medesimo subiti per la perdita del congiunto, va instaurata sempre nel termine di 5 anni dall’evento morte.
Nel caso si sospetti di essere stati vittima di malasanità, gli esperti dello Studio Legale Scaramuzzo ricevono nelle sedi di Milano, Napoli e Roma e si rendono disponibili a raggiungere su tutto il territorio nazionale i clienti impossibilitati a spostarsi.