Le opere di due artisti aretini arricchiscono gli spazi medievali di Fossato di Vico. Alessandro Marrone e Alessandro Bernardini sono stati scelti per esporre le loro creazioni nel borgo umbro in occasione della mostra diffusa “Era nostra” che, fino a domenica 28 agosto, proporrà un percorso in cui una serie di installazioni scultoree e pittoriche forniranno un’occasione per creare un simbolico collegamento tra passato e futuro. L’evento, curato dallo storico e critico d’arte Andrea Baffoni, ha riunito le opere contemporanee di ventuno artisti da tutta Italia che sono state installate in luoghi storici, creando un armonioso incontro all’insegna della bellezza dell’arte tra epoche diverse.
Conosciuto e apprezzato a livello internazionale, Marrone è presente a “Era nostra” con due progetti che ne rispecchiano l’identità astratta, poliedrica e multi-materica: la scultura luminosa “Luce interiore” realizzata con l’unione dell’acciaio con il pvc e l’opera “Mater Matuta” con materie plastiche e acciaio che omaggia la mitologia etrusca e la proietta verso il futuro. “Templi moderni” è invece il nome dell’opera esposta da Bernardini che, caratterizzato da un’arte concettuale dove la semplicità conduce verso bellezza e armonia estetica, ha allestito la propria creazione in un grande lavatoio di paese da cui emergono un tempio antico, un tempio moderno e un grattacielo. Questa installazione è realizzata con blocchi di cemento e utilizza il contrasto tra diverse epoche per lanciare una provocazione e una riflessione verso le tematiche ambientali ed energetiche.
I due artisti, dunque, hanno goduto dell’occasione di vivere una nuova esperienza in comune dopo la precedente del 2016 in una mostra collettiva a Subbiano, potendo così tornare a rappresentare l’arte aretina in un evento che ha già ricevuto attenzioni da critici e appassionati di ogni zona della penisola. «Fossato di Vico - spiegano Marrone e Bernardini, - è un borgo storico di particolare bellezza che, già negli anni ‘90, era sensibile alle influenze dell’arte contemporanea con eventi che hanno avuto risalto nazionale e internazionale. La contaminazione tra epoche diverse è un motivo di particolare fascino che ben si abbina alle nostre identità: dopo aver contribuito a esposizioni e eventi diffusi in tutta Italia, siamo felici di aver unito le nostre opere in “Era nostra” in una mostra in cui saremo ambasciatori di una terra ricca di storia e di arte come quella di Arezzo».