Secondo il rapporto dell’organismo scientifico delle Nazioni Unite, se si continuasse sulla strada degli impegni presi fino al 2020, si provocherebbe un riscaldamento globale di 3,2 gradi. Le emissioni inquinanti hanno raggiunto un massimo storico nell’ultimo decennio e, anche se la crescita è rallentata, il trend non è ancora stato invertito, cosa invece urgentemente necessaria. Le emissioni vanno ridotte entro il 2030 tra il 35% e il 51%.
Non c’è più tempo
L’ultima esaustiva e aggiornata rassegna della conoscenza scientifica sui cambiamenti climatici per i governi, la comunità scientifica internazionale e l’opinione pubblica mondiale si chiama “climate change 2022”.Secondo gli scenari esposti dall’Intergovernmental Panel on Climate Change (IPCC), potremmo essere appena in tempo per salvare il pianeta. È quasi assolutamente certo che la soglia dell’1,5°C di riscaldamento globale verrà sforata, ma nel migliore dei casi solo temporaneamente e rimanendo sotto i 2°C. La prospettiva è di tornare al di sotto della soglia limite entro il 2100.
L’energia deve essere più rinnovabile
“Ora è il momento di accelerare la transizione energetica verso un futuro di energia rinnovabile! I combustibili fossili sono un vicolo cieco per il nostro pianeta, per l’umanità e per le economie”. A detta del Segretario Generale dell’ONU Antonio Guterres una transizione rapida e ben gestita verso le energie rinnovabili garantirà sicurezza energetica, accesso universale all’energia e posti di lavoro verdi di cui il mondo intero ha bisogno. Dal 2010, ci sono state riduzioni significative - fino all’85% - nei costi dell’energia solare, dell’energia eolica e delle batterie. Nel settore energetico, dove il 63% dell’elettricità è ancora prodotto da fonti fossili, l’uso dell’energia solare è quindi auspicabile, grazie alla sua facilità di attuazione, alla disponibilità delle condizioni e della risorsa e ai costi di produzione.
Basta investimenti alle fonti fossili
Sono molte le politiche e le leggi che migliorano l’efficienza energetica e accelerano la diffusione delle energie rinnovabili. Il volume di investimenti per permettere i cambiamenti necessari è oggi però ancora troppo basso. Secondo i dati dell’IPCC dovrebbe essere da 3 a 6 volte superiore rispetto ai livelli attuali. L’aspetto positivo è che ci sono sufficienti capitali globali e liquidità per colmare tali carenze di investimenti. Bisogna triplicare la velocità di sviluppo delle energie rinnovabili e spostare investimenti e sussidi, sia privati che pubblici, dai combustibili fossili alle rinnovabili. Non ha senso continuare a investire, sostenere e affidarsi all’energia fossile. Soluzioni rinnovabili sono a portata di tutti e garantiscono stabilità dei prezzi e sicurezza energetica.
Ritratto aziendale
Il gruppo Sun Contracting è partecipante attivo nel settore fotovoltaico da oltre 12 anni. Sun Contracting offre la sua soluzione per lo sviluppo di impianti fotovoltaici aggiuntivi a costo zero. Accelerare l’espansione rinnovabile subito è possibile, grazie al concetto energetico di Contracting fotovoltaico. Il gruppo di aziende intorno alla società madre Sun Contracting AG gestisce una capacità fotovoltaica di 106,7 MWp. Questa potenza è distribuita in quattro Paesi europei e la quantità maggiore, 80,7 MWp, in progetti Contracting. Il gruppo è presente anche nel campo degli investimenti sostenibili da alcuni anni. Attualmente la filiale Sun Invest AG ha emesso due obbligazioni: Sun Invest Clean Energy Bonds 2022, che è disponibile in euro e franchi svizzeri fino a marzo 2023.