Al centro dei dibattiti di questi giorni si trovano diverse prospettive e proposte per uscire dalla dipendenza dalla Russia per le forniture di gas in particolare. Come riporta ECCO, il think tank italiano indipendente per il clima: “Un mix di interventi di risparmio e di rilancio delle rinnovabili permetterebbe entro il prossimo inverno la sostituzione del 50% dei volumi delle importazioni di gas russo e un risparmio della spesa nazionale di 14,5 miliardi di euro ai costi attuali del gas”.
Affidarsi a risparmio e rinnovabili
Il think tank italiano ECCO, un gruppo di esperti che lavora per la decarbonizzazione e il cambiamento climatico, ha pubblicato il 3 marzo un’analisi in cui propone concretamente diversi punti per uscire dalla dipendenza del gas. Innanzitutto è necessaria una strategia che punti sul risparmio, coinvolgendo direttamente la responsabilità della cittadinanza, affiancato da un piano di efficienza energetica strutturale. Non da meno, lo sviluppo delle rinnovabili permetterà di sganciarsi dai combustibili fossili, restando in linea con le sfide che ci si è posti per combattere il cambiamento climatico.
L’insicurezza della dipendenza
La situazione attuale ha reso tangibile la fragilità dell’Europa derivante dalla dipendenza dalle importazioni di gas e petrolio. Dipendendo in larga parte dai combustibili fossili importati, i Paesi europei sono esposti alla volatilità dei prezzi, agli shock delle forniture e ai rischi per la sicurezza energetica. Né prezzi né fornitura possono essere costantemente garantiti. L’abbandono dall’energia di generazione fossile mette al riparo da crisi geopolitiche, economiche e climatiche.
La sicurezza dell’indipendenza
Chi si è affidato alle rinnovabili, e a concetti come quello dell’azienda Sun Contracting, sta magari pagando l’energia che consuma ad un prezzo fisso. Non si preoccupa delle oscillazioni dei prezzi energetici o dell’eventuale possibile blocco di forniture fossili. L’energia fotovoltaica dipende solo dalla presenza del Sole, direttamente disponibile in loco e senza rischi geopolitici.
Il Contracting fotovoltaico
Il Contracting fotovoltaico è l’innovativo concetto di gestione energetica sviluppato da Sun Contracting AG che funziona da anni in diversi Paesi europei. Sun Contracting affitta l’area di un tetto, su cui costruisce e gestisce un impianto fotovoltaico. La grandezza dell’impianto non è data solo dalla quantità di energia autoconsumata, ma sfrutta il più possibile la dimensione dell’area messa a disposizione. Il proprietario del tetto o terreno ottiene un affitto mensile per l’uso del suo spazio e paga solo l’energia che consuma a un prezzo fisso per tutta la durata contrattuale. Il resto dell’energia, immessa in rete, genera profitti a lungo termine pianificabili per Sun Contracting AG.
Ritratto aziendale
Il gruppo Sun Contracting è attivo nel settore fotovoltaico da più di dodici anni. L’innovativo concetto energetico del Contracting fotovoltaico ha reso l’azienda particolarmente nota. In Austria, Germania, Liechtenstein e Slovenia, il gruppo ha attualmente 98,8 MWp di capacità fotovoltaica installata e prevista, di cui 73,9 MWp in progetti Contracting. Oltre alla costruzione e alla gestione di impianti fotovoltaici, il gruppo Sun Contracting è presente anche nel campo degli investimenti sostenibili. Due obbligazioni della partecipata Sun Invest AG sono attualmente disponibili per la sottoscrizione, direttamente online presso il sito dell’emittente.