Chiusa la parentesi Olimpica l’alpino di Gressoney è proiettato verso il finale di stagione a partire dal prossimo week end a Lahti, laddove nel 2015 vinse nello stesso format, la 15 km in classico.
Gressoney-Saint-Jean, Italia – 24 Feb. 2022 • Nemmeno il tempo di disfare le valigie di Pechino, che è già tempo di pensare alla prossima trasferta scandinava.
Francesco De Fabiani, al termine di un’Olimpiade non del tutto positiva, è già focalizzato sui prossimi eventi, il primo dei quali domenica prossima in Finlandia, nella “sua” Lahti, dove sette anni fa, era il 2015, vinse la sua prima (e al momento unica nel format individuale) prova di Coppa del Mondo.
Ma facciamo un passo indietro di alcune settimane: le Olimpiadi, assieme al Tour de Ski, rappresentavano l’obiettivo stagionale, «obiettivo che non ho centrato appieno – dice Defast – per diversi motivi. É stata un’edizione dei Giochi molto difficile, le gare erano in quota, le temperature rigidissime, la neve lenta e ogni giorno parecchio vento. Non proprio le condizioni ideali».
La programmazione degli eventi dell’appuntamento Olimpico, col senno di poi, non è stata forse delle migliori: «Se vogliamo fare un po’ di autocritica – aggiunge il fondista valdostano – forse avrei dovuto selezionare meglio gli eventi a cui partecipare. Lo Skiathlon, che alla fine è stata la gara dove meglio mi sono espresso, mi ha regalato un ottimo ottavo posto, nel gotha mondiale di specialità, perché la top 10 non è per nulla un cattivo risultato, mi ha anche limitato nel rendimento dei giorni successivi. Ho accumulato troppa stanchezza e lo sforzo fisico non mi ha dato la necessaria brillantezza nella 15 Km, nella quale sono calato nella seconda parte. La qualifica della Sprint è stato forse poco più di un test, mentre la staffetta non mi ha dato le conferme che cercavo, forse anche a causa di sci non così performanti. La Team Sprint restava l’unica possibilità concreta di andare a medaglia, ma non ho potuto fare meglio. Ho dato il 101%, ho dato fondo a tutto me stesso ma non ne avevo di più, fa parte dello sport».
Sul fatto di non aver disputato la 50 Km (28,5 km a seguito del cambio di programma della FIS in virtù delle severe condizioni meteo) Defast va dritto al punto: «Non aveva senso parteciparvi, la situazione meteo era davvero difficile, la mia condizione non era al Top e insistere e riempire le gambe di fatica proprio prima del finale di stagione con la quasi certezza di non fare risultato, mi ha fatto decidere di non partecipare».
E a proposito di finale di stagione, c’è appunto da affrontare la trasferta finnica con l’appuntamento di Lahti, dove al sabato ci sarà una Sprint, a cui De Fabiani non parteciperà, e alla domenica la 15 Km in tecnica classica e partenza individuale, lo stesso format della vittoria di Defast nel 2015: «Ho sempre bellissimi ricordi legati a Lahti e a quel giorno in cui vinsi in Coppa. La condizione fisica comunque, visti gli ultimi test non è poi così male e sono convinto che prima o poi tutto il lavoro fatto nel corso dell’anno verrà fuori. Non ho fatto la migliore Olimpiade, ma sono sicuro che ci sia ancora possibilità di fare bene, già a partire da domenica».
Dopo la gara di Lahti, la Coppa del Mondo continuerà con gli appuntamenti di Oslo, Falun e poi dovrebbe fare tappa in Russia, ma visto il momento difficile, non si esclude un cambio di località per lo svolgimento delle gare.
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Ufficio Stampa di Francesco De Fabiani
Redatto da Paolo Mei
Tradotto da Nicolò Caneparo