Un’officina di cultura sociale e politica per approfondire le diverse criticità collegate allo sviluppo della comunità e alla difesa dei diritti. A promuoverla sono le associazioni culturali Polis di Arezzo e Sandro Pertini di San Giovanni Valdarno che hanno unito le forze per proporre la seconda edizione di “Polis”, rassegna avviata nel 2017 dal Partito Socialista Italiano della zona di Arezzo, che si svilupperà attraverso un ciclo di incontri aperti alla cittadinanza per riflettere e discutere sulle principali problematiche del territorio con l’obiettivo di individuare soluzioni concrete da proporre alle amministrazioni. Ogni appuntamento sarà ospitato dal Centro di Aggregazione Sociale “Tortaia” e farà affidamento sulla presenza di studiosi e di esperti di diversi argomenti che offriranno gli elementi conoscitivi necessari per il successivo dibattito volto a consentire la formazione di opinioni meditate e aperte alla collaborazione.
L’appuntamento inaugurale era inizialmente previsto per venerdì 14 gennaio ma, a causa dell’aggravamento della situazione pandemica, è stato posticipato alle 17.00 di venerdì 11 febbraio. Il tema dell’incontro sarà “Post-pandemia e futuro della sanità in provincia di Arezzo” e, tra i relatori, hanno già garantito la presenza alcuni rappresentanti del panorama politico, sanitario e associazionistico locale che condurranno un dibattito volto ad approfondire i cambiamenti della sanità imposti dall’emergenza sanitaria e gli scenari per un miglioramento dei servizi. L’appuntamento tratterà tematiche quali la modifica della riforma sanitaria regionale, il recupero delle strutture del Pionta, la qualità dell’ospedale San Donato, i ruoli delle strutture pubbliche e private nelle vallate e nei distretti, promuovendo un lavoro congiunto orientato a garantire maggior vicinanza ai cittadini con particolare attenzione alle categorie più deboli quali disabili e anziani.
I successivi incontri, previsti con cadenza mensile, si focalizzeranno su altre tematiche quali il diritto al lavoro dignitoso in un Paese dove è ancora alto il livello delle morti bianche, la necessità di migliorare le condizioni lavorative femminili, le politiche di sostegno alle nuove povertà, l’urgenza di qualificazione di scuola e sanità con nuovi contenuti, orientamenti, organizzazioni e strutture, l’accoglienza e l’integrazione delle popolazioni in fuga da guerre e violenze, le crescenti problematiche sociali collegate alle dipendenze, il rapporto tra diritti e doveri che deve tornare ad essere l’elemento centrale di una comunità democratica. «“Polis” è mosso dalla volontà di riaccendere il dibattito su tematiche di interesse nazionale e locale - spiega Alessandro Giustini, coordinatore dell’associazione Polis e promotore della rassegna insieme a Francesco Carbini dell’associazione Sandro Pertini, - offrendo ai cittadini un’occasione di condivisione e di formazione sul piano culturale, etico e politico orientata a stimolare un rinnovato impegno personale nelle attività comunitarie. Il dialogo politico spesso langue ed è condotto su idee preconcette e schematiche che raramente generano soluzioni costruttive e utili per la comunità: l’intenzione è di dar vita ad un’officina di idee capace di rilanciare il valore dell’approfondimento, la centralità del confronto e la necessità di prevedere una libera riflessione su temi centrali nella vita di ogni cittadino, con un percorso in cui saranno coinvolte anche le forze politiche, sociali ed economiche locali».