ANDREA BICCHI E LA MMA:
Lealtà, amicizia, impegno
Sono assordanti i silenzi di un guerriero fermo sul ring o dentro una “gabbia” da solo, perché un guerriero è solo con il cuore che batte a mille, non vede la gente, le luci e le bandiere, non sente urla, non vede e non sente, cerca solo la concentrazione e sente solo il battito del suo cuore.
Cinque minuti, un round... prima di tutto il tempo, la cosa più bella che ti insegnano quando entri in una palestra di pugilato per la prima volta è avere rispetto del tempo, e poi scopri il ring, tre minuti di lavoro e un minuto di riposo e poi determinazione, grinta e coraggio, questo sport è capace di tirare fuori tutte queste qualità insieme. La boxe è uno sport che esalta la volontà di affrontare ogni evento, perché un combattente non scappa dal ring, non si nasconde per non replicare a un avversario, non evita di affrontare la situazione, se non attacca almeno si difende, se non condivide, pensieri o pugni che siano, lo fa capire, ma c’è rispetto per sé e per gli altri, una sorta di comandamento da onorare nello sport in generale, nella boxe in particolare. Il silenzio del guerriero parla, comunica, racconta. Occorre semplicemente saperlo ascoltare. Oggi, in prima persona, anche le donne e i bambini praticano la boxe, questa disciplina rivolta anche a curare, infatti, da qualche anno viene praticata una strategia innovativa senza contatto contro il morbo del Parkinson, il movimento che contribuisce alla plasticità del cervello.
Incontriamo Andrea Bicchi un giovane che ama la boxe, la sognava fin da bambino e oggi la pratica come disciplina d vita. Lo sport è sport se realizzato con lealtà. La lealtà è tutto ciò che ogni atleta deve possedere per farsi amare dagli altri.Chi è leale è riconosciuto ed amato, chi è sleale crede di essere furbo, ma sarà abbandonato.Lealtà, amicizia e impegno: questo è lo sport.Si vince e si perde ma alla fine lo “sport pulito” ti aiuta anche nella vita. Ti fa gioire, ti esalta ma ti insegna anche a soffrire e a convivere con gli altri. SPORT, una parola grande che richiede determinazione, impegno e tanto sacrificio.
Andrea Bicchi, 25 anni, atleta professionista di MMA, è anche un calciante di Parte Bianca (Bianchi di Santo Spirito).
La sua carriera sportiva inizia con un obiettivo diverso da quello di adesso, iniziando nel 2013 a praticare la boxe in maniera amatoriale per poi essere pronto ad un eventuale debutto nel calcio storico, ma, passando gli anni, la passione della MMA lo ha affascinato e ha iniziato a seguire incontri, molte promotion e si è documentato sempre di più con video e altro materiale, quindi qualche anno dopo ha iniziato a fare il BJJ (Brazilian jiu Jitsu) che è un'arte marziale, uno sport da combattimento e un metodo di difesa personale specializzato nella lotta ed in particolare in quella a terra.
Bicchi prosegue il racconto.
Fino ha quando, nel 2017, finalmente arriva il debutto nel calcio storico nella finale contro la squadra dei Rossi di Santa Maria Novella, una partita combattuta, dura, maschia nella quale noi Bianchi siamo riusciti a vincerla nell’ultimo minuto di gioco. Da quel momento per me è avvenuto un grande cambiamento, ho capito che quelli che erano i miei sogni potevano diventare realtà segnando l’inizio di allenamenti frequenti ed effettuati con maggiore determinazione.
Figura centrale della mia vita è stato l’allenatore, Leonardo Naldini detto “il Tigre” che mi ha dato la chiave necessaria per avere determinazione, motivando tutto, sia a livello sportivo che a livello personale, persona che mi segue e mi sta sempre accanto in qualsiasi scelta, in qualsiasi difficoltà, in qualsiasi gioia.
A distanza di tre mesi da un grosso evento di MMA, mi viene proposto di fare un match, noi accettiamo e ho vinto. Al primo round, quindi nel febbraio 2019, ho fatto il primo match da semiprofessionista MMA.
Lì ci fu un cambiamento, ho capito che, se volevo fare realmente questo sport e arrivare a competere da professionista, dovevo andare in una palestra attrezzata professionalmente, quindi inizia così la nuova avventura nella nuova palestra, combatto per la seconda volta a distanza di pochi mesi e vinco per KO tecnico dopo 1minuto e 20 secondi, ma proseguo il mio percorso con il calcio storico di pari passo. Poi come successo in tutto il mondo il Covid ha fermato tutto, cancellando tanti eventi e anche il mio debutto da professionista. Appena è stato possibile andiamo a Roma per un altro incontro da semiprofessionista contro un avversario duro, scomodo e molto forte dove io per la prima volta vado incontro ad una sconfitta, non perdo tempo e mi rimetto subito al lavoro E a giugno arriva il mio debutto da professionista dove vinco per KO tecnico dopo un 1 :10 della prima ripresa.
Qualche giorno fa, l’11 dicembre, ho fatto il mio secondo incontro vincendo dopo 26 secondi della prima riprese sempre per KO tecnico, qualche giorno di riposo per queste feste natalizie e poi ripartiamo per il prossimo impegno ….....l’obiettivo rimane il solito , step by step arrivare a combattere in Italia, in Europa, nel mondo.
Buona fortuna Andrea Bicchi con le parole di Nelson Mandela: “Lo sport ha il potere di cambiare il mondo, ha il potere di ispirare, ha il potere di unire le persone in un modo che poche altre cose sanno fare”.