Un convegno - quello dedicato al quindicennale - che si è tenuto nella prestigiosa Scuola Grande di San Marco, a Venezia, scuola che ha avuto un ruolo fondamentale sia per lo sviluppo del pensiero scientifico in senso lato sia per la fondazione di parte della Scuola di Medicina israelitica.
Questo evento ha consentito a tante eccellenze del mondo scientifico italiano, continentale ed internazionale di aggiornarsi sui progetti portati avanti, di condividere pareri e risultati, ma soprattutto di disegnare nuove ed interessanti prospettive per l'avvenire.
Nello specifico, il quindicennale di MAGI Group è stato fondamentale per fare il punto sugli esiti scientifici delle tante ricerche che la realtà presieduta dal Dottor Matteo Bertelli, noto genetista, ha messo in campo nel corso di tutti questi anni. Inoltre, è stato importante per far capire alla comunità scientifica che sarà il settore biotech ad interessare le prospettive che MAGI ha stilato per il suo futuro e per quello delle collaborazioni poste in essere.
In questi due giorni di confronto tra le grandi menti della comunità scientifica, oltre ad aver affrontato argomentazioni in campo medico, è stato reso noto il rinnovo della collaborazione tra MAGI Group e Casa Sollievo della Sofferenza, l'ospedale fondato da San Pio da Pietralcina. Una collaborazione cui il dottor Bertelli tiene molto, soprattutto in nome delle finalità benefiche e dell'impegno scientifico che essa racchiude.
Chi ha partecipato al convegno ha avuto modo di ascoltare le riflessioni del professor Munis Dundar, presidente della Società Europea di Biotecnologie, del Professor Tommaso Beccari, che ha un ruolo attivo presso EBTNA e di altri attori del panorama scientifico internazionale nel campo delle biotecnologie, come il Professor Donald Martin ed il Professor Gary Henean.
Diviene dunque necessario, al fine di una completa narrazione, elencare almeno alcune delle personalità che si sono succedute tra i relatori. Tra coloro che hanno partecipato all'evento, vale la pena rimarcare la presenza di una delegazione proveniente da Israele. Al quindicennale di MAGI erano presenti sia il professor Prof. Shmuel Pietrokovski, del Dipartimento di Genetica Molecolare del Weizmann Institute of Science, sia il Prof. Robert Marks, del Dipartimento di Ingegneria delle Biotecnologie della Ben-Gurion University of the Negev, Beer-Sheva, Israele, oltre che membro della International Bioethical Study Group.
Presenti anche tante personalità italiane con le quali MAGI Group ha avviato collaborazioni che sono già state in grado di apportare risultati innovativi di tutto rilievo: dal Professor Sandro Michelini, già Presidente della Società Italiana di Linfologia, con cui la MAGI è riuscita a fare passi da gigante in materia di Linfedema e di Lipedema, arrivando, oltre all'individuazione del gene responsabile nel secondo caso, a predisporre delle terapie mirate; il Professor Benedetto Falsini, del Gemelli di Roma, con cui la MAGI si è concentrata sulle malattie genetiche oculistiche che dipendono dalla retina, arrivando pure in questa circostanza a risultati diagnostici e a trial clinici che hanno meritato l'attenzione della comunità scientifica. E ancora il Professor Pietro Chiurazzi, sempre del Gemelli di Roma, con cui la MAGI ha costruito un lavoro importante in relazione al rapporto che intercorre tra l'obesità e l'anoressia ed i fattori genetici.
Si può dunque affermare che questo quinquennale è stato essenziale per comprendere l'obiettivo di MAGI Group: quello di guardare al futuro. Il Ministero della Salute è stato chiaro sulle scienze ohmiche e sulle sfide che il sistema sanitario sta affrontando e che potrebbe dover affrontare nel prossimo futuro con il Covid-19. Le biotecnologie e la genetica, del resto, hanno già giocato un ruolo decisivo, durante la pandemia, tanto in materia di diagnosi quanto rispetto all'apporto fornito per lo sviluppo dei vaccini. Sulla scia di questa direzione, MAGI ha inteso prepararsi al mondo che verrà, con gli strumenti migliori possibili.
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newsagent.it magi-group-festeggia-i-suoi-quindici-anni-di-storia-nella-scuola-grande-di-san-marco-a-venezia