“All'interno del multiforme e variegato palcoscenico espressivo dell'arte contemporanea le formule comunicative attuali si lasciano spesso affossare da dinamiche applicative già preconfigurate e già preordinate a monte e non lasciano emergere quella creatività di ispirazione informale, precludendo la resa accattivante, libera e spontanea della narrazione scenica e compositiva. A fronte di questa connotazione negativa, Daniel Mannini invece si stacca in toto e dirige la sua arte pittorica al di fuori e al di là di situazioni tarpanti e già impostate e definite in modo condizionante”. Sulla scia di questa analisi critica approfondita la Dott.ssa Elena Gollini ha manifestato la sua valutazione positiva verso l'operato creativo di Mannini e proseguendo nelle argomentazioni è entrata ancora più nel merito del discorso dichiarando: “È importante entrare nella filosofia artistica perseguita da Daniel e avere un approccio correlato ad essa per poter comprendere e capire al meglio i suoi valori cardine basilari imprescindibili. Il progetto creativo di Daniel è incentrato su parametri informali, che denotano il suo pensiero libero e puro connaturato al DNA di giovane artista di visione genuina e limpida. Daniel si pone in modo autentico senza preamboli di facciata e cerca una dimensione progettuale dove poter esprimere e manifestare senza remore e senza inibizioni. Il suo fare artistico diventa prezioso e avvalorante anche per stimolare una prospettiva di rapporto-confronto con se stesso e le proprie risorse. Daniel non si vuole trincerare e nascondere, ma apprende con impegno e costanza in modo graduale e progressivo e si addentra senza pretesa e senza ostentazione. Il suo diventa dunque un cammino, che partendo dal progetto sempre coerente e sempre consapevole si espande e si estende all'interno di un discorso articolato e sfaccettato e assume man mano la proiezione di rivelazione creativa. Daniel virtuoso e intraprendente pittore informale cerca una sua propria personale resa, che dallo spunto estetico formale si riflette e si rispecchia nella valenza intrinseca e sostanziale, che diventa essenza primaria, precipua di una rigenerazione semantica intensa e stimolante. Questa rigenerazione si propaga al di fuori delle opere e avvolge e coinvolge lo spettatore alimentando una compenetrazione compartecipe. Dal progetto informale dunque prende vita il suo unicum generatore di pensieri, sentimenti ed emozioni, che garantiscono soluzioni compositive di resa ottimale, subito impattanti, dove Daniel e il fruitore si legano saldamente e diventano simbolo di un'unione che si consolida e si rafforza”.
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www.elenagolliniartblogger.com daniel-mannini