In una tiepida mattina primaverile nel prato della cascina dove è cresciuta, sulle rive del Lago di Garda, in preda ai mille pensieri che le travolgono la mente, decide che è arrivato il momento di fare il punto della sua situazione, per districare il groviglio interiore che la tiene in ostaggio. Attraverso la memoria, rivive il percorso che ha attraversato dal momento in cui sognava di essere madre a quello in cui, suo malgrado, cerca di affrontare il fatto che non lo sarà mai. La depressione, la psicanalisi e perfino l’ipnosi regressiva sono i suoi personali percorsi obbligati, per giungere poi alla riscoperta della meraviglia attraverso lo studio della filosofia, la spiritualità e la natura.
Roberta Chemel nasce a Salò nel 1974 e cresce in un piccolo paese sulle rive del Lago di Garda. Figlia di famiglia contadina, condivide la sua infanzia con la sorella e il fratello in un ambiente ricco di natura e animali. Si diploma in tecnico attività turistiche e si laurea in filosofia. Ama la storia, l’arte e la letteratura e si addormenta ascoltando canti gregoriani o biografie di persone che hanno lasciato un segno indelebile sulla terra. Sensibile osservatrice, ama gli animali e la natura, con essi e in essa trova la propria pace.