Brano malinconico, Ponte Vecchio è un lento che riflette sulla fine della storia d’amore raccontata nel disco e le sue conseguenze, con Firenze sullo sfondo. Il protagonista si ritrova dopo tempo a camminare lungo la riva dell’Arno, ripensando al passato, rivivendo i ricordi migliori, sperando da una parte di poter tornare indietro, ma allo stesso tempo di trovare la forza per voltare definitivamente pagina.
Così, Ponte Vecchio non è solo un monumento, un simbolo del capoluogo toscano, ma diventa un vero e proprio trait d’union tra presente e passato.
Perché Firenze? È una città che mi ha sempre affascinato per la sua storia e la sua bellezza – spiega lo stesso Guidobaldi – È stata la destinazione della mia prima fuga d’amore. Quando ho scritto questo brano ho immaginato di aver fatto altre scelte nella mia vita: c’è stato un momento in cui avrei potuto trasferirmi a Firenze per proseguire gli studi e per cancellare una storia finita male, ma poi ho scelto di affrontare la realtà delle cose. In ogni caso è una città che porto nel cuore.
BIOGRAFIA
Matteo Guidobaldi, in arte Guidobaldi, è un cantautore romano, classe ’94. Di giorno è uno studente universitario, di notte scrive canzoni perché beve troppi caffè. Prova un’ammirazione smisurata per Mina e Sir Paul McCartney. Il suo sound ha due anime: la musica leggera italiana e il brit rock. Nel 2018 ha pubblicato il suo primo singolo Cartolina Portuense, seguito nel 2019 da Lungotevere. Nel 2020 ha realizzato il suo disco d’esordio la cui uscita è prevista per la primavera del 2021. A gennaio 2021 ha pubblicato Dipendenza, suo terzo singolo.
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