Parliamo con la talentuosa artista Gheorghita Ouatu, vincitrice del prestigioso Premio Belle Arti, svoltosi a Roma in collaborazione con le Accademie. Con i suoi splendidi lavori l’artista ha partecipato a numerose rassegne in tutta Europa, come la mostra internazionale Spoleto Arte.
Com’è nata la sua passione per l’arte?
È nata nell'anima ancor prima che io nascessi, forse nel buio del grembo materno vedevo già a colori. Amavo disegnare, colorare ed è proprio per questo che ogni cosa diventava arte, perfino un banalissimo dentifricio a tre colori diventava strumento d'arte. Coloravo con qualsiasi sostanza e su qualsiasi superficie, il mio sogno era quello di poter dipingere anche sull'aria.
C’è un Maestro in particolare che l’ha ispirata?
Non ho un Maestro che abbia particolarmente ispirato la mia arte. Da sempre sono affascinata da ogni forma artistica nelle sue variegate espressioni. Non posso escludere quindi che alcune forme d'arte abbiano potuto condizionare il mio percorso artistico.
L'ispirazione la trovo in ogni aspetto della mia quotidianità, da tutto ciò che mi circonda, nonché dalla mia interiorità e dal mio stato d'animo senza tralasciare i molteplici aspetti del mondo e dell'essere umano con le sue bellezze e le sue contraddizioni.
Qual è il piacere maggiore che prova nel fare arte? Quanto è importante questo piacere nella sua vita?
Il piacere maggiore sta nel vedere il proprio pensiero artistico prendere vita attraverso le forme ed i colori. Questa piacere è sicuramente molto importante nella mia vita, è un piacere interiore che mi stimola a pensare positivamente riguardo alla mia esistenza perché mi permette di vedere la fantasia diventare realtà.
Che cosa racconta la sua arte?
Oggi la mia arte racconta un mondo surreale fatto di dimensioni ideali che testimoniano che non sempre pensare un’qualcosa significhi che esiste realmente, questo mi permette di viaggiare nella fantasia che diventa realtà e mi consente di far conoscere agli altri il mio mondo interiore.
Ci sono soggetti e tematiche a cui è particolarmente legata?
Se noi ci soffermiamo ad osservare quanto sia stato e sia tuttora importante sottolineare la presenza delle forme sferiche ci renderemo conto che nulla esisterebbe senza queste. Basti pensare ai pianeti che ci circondano e della Terra stessa. Per non parlare della ruota che rappresenta ad oggi una delle più grandi invenzioni e che ha influito sull'evoluzione dell'essere umano.
Il surrealismo e le forme sferiche pertanto mi hanno sempre affascinata consentendomi di entrare nel mio mondo onirico e trovare un’immensa armonia mentale.
Quanto è importante la tecnica nelle sue creazioni? Quanta importanza assegna, invece, all’ispirazione, anche quella più istintiva?
Ritengo che la tecnica sia e debba essere un bagaglio imprescindibile per poter esprimere la propria arte a 360 gradi. Credo fermamente che come per i grandi poeti valga "la licenza poetica" per gli artisti debba valere quella artistica. Ovviamente altrettanto importante è attingere dalle proprie fonti d'ispirazione, anche quelle più istintive che danno maggiore emozione all'artista che le esprime ed all'opera stessa.
Quanto crede che traspaia della sua persona nella sua arte?
Sicuramente molto dato che ogni opera mi rappresenta in singoli aspetti della mia personalità.
Quali sono le occasioni pubbliche da cui ha avuto maggiore soddisfazione?
Nonostante la mia giovane carriera artistica ho già avuto modo di partecipare a numerosi eventi e mostre nazionali e internazionali, ricevendo numerosi riconoscimenti. Tra quelle che mi hanno dato maggiori soddisfazioni ricordo: I mille di Sgarbi a Cervia, Biennale dei Normanni a Monreale, La Palma d'Oro per l'Arte a Venezia, Spoleto Arte, La Signora delle Stelle a Milano, Premio Belle Arti a Roma, Gli Oscar dell'Arte, Festival dell'Arte a Sanremo.
Crede che l’arte possa renderci migliori?
Certo l'arte da sempre costituisca la parte più pura e nobile della nostra esistenza in qualsiasi forma venga estrinsecata. Mi riferisco a tutte le forme artistiche e non solo a quelle alle quali modestamente mi ritengo di appartenere. Le emozioni che si possono provare in un teatro o ad una mostra circondati da opere d'arte sono indiscutibilmente un modo per nutrire la propria anima.
Crede che l’arte possa aiutare a trovare se stessi?
Non ho dubbi in merito, nel mio caso mi ha aiutata a trovare la mia dimensione in quanto l'arte mi ha sempre accompagnata anche quando in certi momenti mi sembrava più lontana dalla mia esistenza. Proprio in quei momenti come un dono prezioso bastava un foglio, una matita e un pò di colore per ritrovare me stessa.
Cosa pensa dell’arte di questi ultimi tempi?
Come già detto in precedenza ritengo alcune forme artistiche francamente incomprensibili sia dal punto di vista tecnico che concettuale e pertanto penso sia giunto il momento di riportare l'arte al centro della bellezza espressiva e delle forme artistiche che sicuramente in buona parte appartengono al passato.
Quali sono i progetti futuri per la sua arte?
Non ho molti progetti per il futuro, ne ho uno solo semplice, quello di portare e di far conoscere la mia arte in tutto il mondo.