Quest'anno la stagione influenzale rischia di avere effetti devastanti: la prevenzione è indispensabile, ha dichiarato la dottoressa Susanna Esposito.
Susanna Esposito: perché vaccinarsi contro l'influenza
Negli ultimi giorni Paesi quali Stati Uniti e Gran Bretagna hanno dato il via alle prime vaccinazioni contro il Covid-19, mentre in Europa si inizierà a fine di dicembre. Ma prima di affrontare il Coronavirus, è bene non dimenticarsi della stagione influenzale. Susanna Esposito, Presidente dell'Associazione Mondiale per le Malattie Infettive e i Disordini Immunologici (WAidid), non usa giri di parole nel suo appello rivolto alla cittadinanza: "In questa situazione di emergenza sanitaria, con il Covid-19 sempre incombente, l'uso allargato del vaccino antinfluenzale è da prevedere per tutti, indipendentemente dalla gratuità delle singole regioni", ha dichiarato la dottoressa in un'intervista pubblicata lo scorso 28 novembre sul "Giornale di Brescia". Il motivo principale è presto detto: fare in modo che gli ospedali non subiscano ulteriori pressioni in piena pandemia. "Ridurre il carico delle patologie influenzali e delle sovrainfezioni batteriche che possono complicare l'influenza significa ridurre l'accesso al Pronto Soccorso, le visite in ambulatorio e i ricoveri", ha spiegato Susanna Esposito.
Susanna Esposito: gli effetti del vaccino antinfluenzale
Per evitare dunque il ripetersi di scene che vedono i Pronto Soccorso ai limiti della loro capacità di ricovero, è fondamentale che la maggior parte dei cittadini si vaccini contro l'influenza: "Scegliere di vaccinarsi è un importantissimo atto di responsabilità - ha dichiarato Susanna Esposito - volto a proteggere sé e gli altri, e contribuisce a migliorare la capacità del Sistema Sanitario di rispondere alla situazione di crisi, come quella che si è verificata in primavera". Tuttavia al momento i dati sulla campagna vaccinale in Italia sono poco incoraggianti: oltre ad essere partita in ritardo, non sono ancora disponibili tutte le dosi necessarie. Un andamento che sorprende: in Italia infatti l'influenza è tra le prime 10 cause di morte. Tra le categorie più colpite i bambini: "Sono i lattanti e i bambini di età inferiore ai 2 anni a risultare tra coloro maggiormente a rischio, anche in assenza di patologie di base, motivo per cui alcune regioni hanno esteso la vaccinazione gratuita anche ai bambini sani di età compresa tra i 6 mesi e i 5 anni". Un provvedimento che va sostenuto: vaccinando i più piccoli contro l'influenza, si riducono della metà le richieste di ricovero per i bambini. Inoltre, si arriva a un -90% per le visite mediche: effetto, ha spiegato Susanna Esposito, che si diffonde anche negli adulti (-50%), che nella maggior parte dei casi vengono infettati proprio dai più piccoli.