Il settimo sigillo di Ingmar Bergman costituisce una pietra miliare della storia del cinema mondiale: uscita nel 1957, la pellicola è la trasposizione cinematografica di un copione preparato dal regista svedese (Pittura su legno) per i suoi allievi dell'Accademia Drammatica di Malmö.
Il film narra le vicende di Antonius Block (interpretato da Max von Sydow), cavaliere tornato del Nord Europa dopo le Crociate: la peste imperversa e, ad attenderlo sulla spiaggia, l'uomo trova la Morte, con la quale intraprende una partita a scacchi nella speranza di rimandare la propria ora e di ottenere risposta alle domande che lo tormentano. Accanto a lui, nel suo peregrinare verso casa, c'è lo scudiero Jons, nichilista e disilluso, personificazione della ragione tomistica ed empirica. Lungo il percorso i due si imbattono in una famiglia di saltimbanchi, uniti dall'amore e dalla carità: per salvare loro la vita, Antonius si distrae facendo cadere alcuni pezzi dalla scacchiera e subendo, poco dopo, la mossa risolutrice. L'ora è giunta: tornato al suo castello, l'uomo consuma un ultimo pasto con i suoi compagni e la moglie, per poi ricevere la visita della Signora Nera con la falce. Gli ultimi fotogrammi ritraggono la danza macabra dei protagonisti e della Morte, in attesa del giudizio finale.
L'opera di Bergman, presentata al 10° Festival di Cannes, ha vinto il Premio Speciale della Giuria (ex aequo con I dannati di Varsavia di Wajda). Clicca qui per ulteriori approfondimento su Il settimo sigillo.
