Fondazione Nicola Trussardi, guidata dal 1999 dal Presidente Beatrice Trussardi, si occupa di diffondere l'arte tra i cittadini di Milano: da 18 anni senza una sede fissa, la Fondazione ha portato in città l'opera "The Sky in a Room", per riflettere insieme sulle sensazioni provate durante i mesi di lockdown.
Beatrice Trussardi: le opere scelte dalla Fondazione per coinvolgere e far riflettere
"The Sky in a Room" di Ragnar Kjartansson rientra nella serie di progetti realizzati dal 2003 dalla Fondazione Nicola Trussardi. Guidata dalla Presidente Beatrice Trussardi, con la Direzione Artistica di Massimiliano Gioni, la Fondazione ha organizzato mostre temporanee, incursioni, performance e interventi pop-up che hanno portato a Milano artisti internazionali come Ibrahim Mahama, Jeremy Deller, Sarah Lucas, Gelitin, Darren Bader e altri. Quest'anno la Fondazione festeggia i 18 anni di attività nomade, senza sede fissa. L'obiettivo è coinvolgere i milanesi con installazioni d'arte contemporanea fatte per colpire, far riflettere e soffermarsi. Il pubblico diventa così parte integrante dell'opera: chiunque, passando per strada, può imbattersi in esse e trarne un messaggio. Le opere selezionate da Beatrice Trussardi e Massimiliano Gioni fanno parte di un progetto artistico che ha come cuore pulsante Milano: dai manichini impiccati di Maurizio Cattelan fino alla roulotte che sbuca dai mosaici della Galleria Vittorio Emanuele realizzata da Michael Elmgreen & Ingar Dragset ("Short cut", 2013), le installazioni della Fondazione creano dibattito e spingono alla curiosità anche chi non conosce l'arte contemporanea.
"The Sky in a Room": Beatrice Trussardi e Massimiliano Gioni portano Kjartansson a Milano
"Il cielo in una stanza" di Gino Paoli, interpretata dalle 14 alle 20 da un alternarsi di musicisti presso la chiesa di San Carlo al Lazzaretto: voluta da Beatrice Trussardi e Massimiliano Gioni, promossa da Fondazione Nicola Trussardi, l'opera di Kjartansson può essere letta come un poetico memoriale contemporaneo che ci riporta ai mesi del lockdown. La canzone, che viene reinterpretata da ogni artista durante i venti minuti di esibizione, risuona come un mantra, come una ninna nanna. A Milano, durante l'epidemia di peste scoppiata tra il 1629 e il 1631, sopravvisse all'epidemia solo la metà degli abitanti. Al centro del Lazzaretto fu eretta una chiesa alla fine del 1500, poi ripensata da Giuseppe Piermarini tra il 1776 e il 1778, con un ulteriore restauro a fine 1800. I lavori definitivi si sono conclusi nel 2017, anno dell'inaugurazione di San Carlo al Lazzaretto. Proprio in questa chiesa la Fondazione ha deciso di ospitare fino al 25 ottobre "The Sky in a Room", opera concepita durante il periodo di quarantena che ha segnato la vita di tante persone. Ancora una volta Beatrice Trussardi e la Fondazione Nicola Trussardi hanno scelto un'iniziativa capace di emozionare e di toccare le corde di ciascuno di noi, riportandoci ai mesi in cui sognavamo "Il cielo in una stanza".