Alla scoperta della musica dalle parole delle più giovani docenti di Proxima Music. La scuola aretina presenta la seconda edizione della rubrica digitale “Proxima Talk” che, per quattro martedì a partire dal 25 agosto, si svilupperà attraverso una serie di video-interviste per approfondire storie, aneddoti e metodologie d’insegnamento dalle testimonianze dei professionisti del mondo del suono. Ogni filmato sarà caricato sui social network di Proxima Music (facebook, instagram e youtube) e sarà dunque accessibile ad ogni utente del web, dando seguito ad un format che è stato ideato durante il periodo di emergenza sanitaria con l’obiettivo di utilizzare lo stop della didattica tradizionale come occasione per promuovere l’educazione musicale e per stimolare la curiosità verso il mondo delle note.
La seconda fase di “Proxima Talk” avrà come filo conduttore la giovane musica al femminile, facendo affidamento sulle testimonianze di quattro ragazze aretine tra i venti e i ventisei anni che, tutte formate in Conservatorio, hanno scelto di impegnarsi nell’insegnamento e che sono ora docenti del dipartimento di musica moderna della scuola. Il primo appuntamento sarà con la chitarrista Maria Tellini, poi sarà la volta della violinista Isabella Spadaro e infine delle flautiste Silvia Chiarelli e Carolina Marchetti: queste musiciste partiranno dalle motivazioni alla base della scelta dei rispettivi strumenti, spiegheranno i possibili percorsi di formazione, racconteranno le loro esperienze professionali e, in vista dell’ormai prossima ripresa dei corsi, forniranno un focus sulle metodologie didattiche proposte agli allievi. «La prima edizione di “Proxima Talk” - commenta Emanuele Massotti, direttore artistico di Proxima Music, - ha destato interesse e apprezzamenti dagli utenti dei social, dunque abbiamo scelto di riproporre questa rassegna con le parole di quattro docenti che, nonostante la giovane età, vantano già un ricco bagaglio artistico. L’idea, dunque, è di raccontare la musica con un taglio al femminile orientato alle giovani generazioni».