Italia: La “Legge 150” compie 20 anni. Un ricordo da Brusciano. (Scritto da Antonio Castaldo)
Venti anni fa, il Parlamento Italiano varava la Legge n. 150 del 7 giugno 2000 dedicata alla “Disciplina delle attività di informazione e di comunicazione delle pubbliche amministrazioni”, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale n. 136 del 13 giugno 2000. Nelle amministrazioni pubbliche si avviava l’applicazione di strumenti validi e l’impiego di soggetti professionisti per la trasparenza e l’efficacia dell’azione amministrativa. In quella legge venivano indicate le figure professionali di tre differenti strutture operative: il Portavoce, figura fiduciaria dell’organo che egli rappresenta; l’Ufficio Stampa il cui personale deve essere iscritto all’Albo Nazionale dei Giornalisti e cura i rapporti fra l’Istituzione ed i mezzi di informazione di massa; l’URP, Ufficio Relazioni con il Pubblico, che garantisce il diritto di informazione e accesso sulle strutture e sui compiti della Pubblica Amministrazione. La collocazione ed i compiti dei giornalisti dell’Ufficio Stampa sono chiariti nel Regolamento DPR n. 422 del 2001.
Il sociologo e giornalista Antonio Castaldo di IESUS Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali, ricorda una delle prime iniziative in merito, in ambito regionale campano e nazionale, che si ebbe il 9 giugno 2004 a Brusciano con il convegno “La Comunicazione Pubblica e Istituzionale” nella Sala Consiliare Comunale da lui stesso curato quale Responsabile come Responsabile Ufficio Stampa e Comunicazione del Comune di Brusciano in collaborazione con IESUS Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali e al contempo con la presentazione della pubblicazione “La Comunicazione di Interesse Generale”, di cui è autore, che avveniva in quella stessa data con il Patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Brusciano, della Provincia di Napoli e della Regione Campania.
“A quel convegno prese parte -ricorda Antonio Castaldo- l’allora Sottosegretario di Stato, Ministero della Pubblica Istruzione, Stefano Caldoro, lo stesso che aveva partecipato al precedente Convegno “Scuola e Società” del 18 dicembre 2003, sempre a Brusciano e con il quale facemmo insieme lui ed agli amministratori locali una visita commemorativa al Cimitero Comunale di Brusciano presso la tomba del primo Ministro alla Pubblica Istruzione alla caduta del fascismo in Italia, Guido De Ruggiero (1888-1948). A quest’ultimo convegno partecipò anche l’allora Rettore dell’Università del Sannio, Prof. Aniello Cimitile. Entrambe le iniziative vennero patrocinate dall’Amministrazione Comunale guidata dal Dott. Angelo Antonio Romano, svolte nell’ambito degli Assessorati, allo Sport e Spettacolo con Felice De Cicco e Politiche Sociali con Nicola Di Maio”.
A livello nazionale è nel maggio 2005 che veniva data alle stampe e diffusa “la prima indagine a tutto campo sulle attività di informazione e comunicazione che le pubbliche amministrazioni italiane, centrali e territoriali, svolgono ai sensi della legge 150 del 2000” come affermava il Ministro della Funzione Pubblica, Mario Baccini, nella sua presentazione dell’indagine “Situazione e tendenze della comunicazione istituzionale in Italia (2000-2004)”, tradotta nel “Rapporto al ministro alla Funzione Pubblica” promosso dall’Università IULM di Milano e curato Stefano Rolando.
Ma torniamo ai nostri giorni, condividendo una strategia di Open Government cui hanno aderito 70 Stati- In Italia, a venti anni dalla “150” e per inoltrarsi verso una “151”, su iniziativa della Ministra alla PA, Fabiana Dadone, secondo la quale «le amministrazioni non potranno trasformarsi davvero in una casa di vetro se non si rilancia e si riconosce il lavoro dei professionisti e delle nuove figure della comunicazione pubblica», si comincia concretamente a lavorare per una riforma d’insieme della normativa e della contrattualistica inerenti la comunicazione delle pubbliche amministrazioni e contemporaneamente pervenire all’indicazione di indirizzi per una Social media policy nazionale. Per questo motivo il 9 gennaio 2020 presso il Ministero della Funzione Pubblica è stato aperto il “Tavolo di lavoro” composto da: DIE, Dipartimento per l’Informazione l’Editoria, Formez PA, Ordine dei Giornalisti, Fnsi, Ferpi, le Università, PaSocial, Agcom, Gus e Aicpi.
Il 6 maggio 2020, sempre la Ministra Dadone, dal sito istituzionale della Funzione Pubblica, ha comunicato l’avvenuto positivo incontro con Sergio Talamo, coordinatore del Gruppo di lavoro, da lei stessa istituito, sulla riforma della vecchia legge 150 del 2000: «La “persona al centro” del rapporto con la Pa: è l’obiettivo chiave del mio mandato, da raggiungere anche grazie al ruolo imprescindibile del digitale. La comunicazione pubblica gioca su questo terreno una partita fondamentale: l’importanza dei “new” e dei “social media” impone un profondo ripensamento delle norme di riferimento, che parta dal riconoscimento e dalla valorizzazione delle nuove professionalità in campo". Lo ha detto il ministro per la Pa Fabiana Dadone dopo aver incontrato. Sergio Talamo, coordinatore del Gruppo di lavoro sulla riforma della vecchia legge 150 del 2000. Gruppo di lavoro, aggiunge Dadone: "da me istituito per raccogliere i contributi di tutti gli stakeholder qualificati. I tavoli hanno condotto alla stesura di un documento di sintesi e di indirizzo per l’intervento normativo. Lo presenteremo nei prossimi giorni, - ha annunciato la Ministra Dadone - chiudendo così il primo importante step sul percorso che ci porterà finalmente a riconoscere il valore profondo dell’interazione, ormai immediata e continua, tra le amministrazioni e i cittadini».
I tempi sono quindi maturi per dare compiuto senso al lavoro innovativo dell’informazione e comunicazione nella P. A. italiana, nell’ottica del servizio al cittadino, anch’egli attore del processo informativo, e nella tempistica reale dove i giornalisti oltre che dediti alla scrittura di approfondimento siano novelli animatori dell’informazione che attraversa web e social. L’intenso “PA Social Day” dello scorso 20 maggio, visionabile su https://www.pasocial.info/pa-social-day-2020/ ha dato prova che in Italia l’atteso salto di qualità è possibile.
IESUS-Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali-Brusciano NA-IT-EU