Dall'infanzia passata a Gerace, in Calabria, fino alla lunga esperienza da autrice e conduttrice di programmi Rai: Anna La Rosa è stata ospite di Caterina Balivo all'interno del programma televisivo Vieni da me.
I ricordi professionali di Anna La Rosa: i personaggi politici incontrati con Telecamere
Autrice di numerosi programmi di taglio innovativo, negli anni '90 Anna La Rosa ha ideato Telecamere, un rotocalco di informazione politica, parlamentare ed economica, focalizzato sulla vita istituzionale e sui protagonisti della scena politica in Italia. Da lei condotto in Rai per venti anni, Telecamere è stato il primo programma portato all'interno delle case dei politici, come ricordato dalla giornalista nel corso del sui intervento all'interno del talk show Vieni da me. Intervistata dalla conduttrice Caterina Balivo, la giornalista ha risposto ad alcune domande sulla sua vita privata e professionale, come quella su quale fosse la casa più bella mai vista, sulla quale Anna La Rosa non si è fatta trovare impreparata: "Berlusconi, a via dell'Anima. E poi Lamberto Dini: mi ha aperto la porta di casa, lui che era poco conosciuto, e si è rivelato un uomo affascinante. Hobby della fotografia, della cucina, dei viaggi: non sembrava uno arrivato dalla BCE". La giornalista e autrice televisiva ha poi parlato della sua amicizia con Mario Draghi, per il quale ha delineato un paragone con la Regina Elisabetta: "Sono entrambi competenti e coraggiosi. Draghi alla BCE avrebbe preso provvedimenti già da molti giorni, lui lo avrebbe fatto prima e poi ce lo avrebbe comunicato". Si tratta di un'amicizia di lungo corso, quella con l'ex Governatore della BCE, come raccontato dalla giornalista: "Noi ci conosciamo da tanti anni, ci siamo ritrovati anche a fare una vacanza insieme 25 anni fa, ma non dico dove, su un'isola al mare d'estate con i suoi figli e la moglie, donna fantastica".
Anna La Rosa: dall'infanzia in Calabria al ruolo del giornalismo
La sua intervista per il talk show Vieni da me è poi proseguita con alcuni ricordi legati alla vita personale, in particolare all'infanzia passata a Gerace: "Abitavo in Calabria, andavamo a cavallo delle capre e mi divertivo", ha raccontato Anna La Rosa, aggiungendo che, pur abitando nella Capitale, "quando arrivo alla sera penso a Gerace, alla mia Fiumana, alle ginestre". La giornalista e attuale Managing Director di yourNEXT ha condiviso poi altri episodi dell'infanzia e dell'adolescenza: "A scuola parlavo il calabrese e ho imparato l'arte del silenzio, ho capito a sette anni che era meglio tacere", ha detto alla Balivo, "in prima media ho capito l'importanza della parola, registrando la mia voce quando leggevo, e adesso sono molto attenta e anche da direttore coi miei giornalisti sono molto esigente. E inorridisco anche adesso quando sento qualcuno che dovrebbe fare della parola il suo mestiere". Giornalista professionista dal 1988, Anna La Rosa si è inoltre soffermata sulla tematica del giornalismo e sul ruolo del giornalista, in particolare in situazioni di emergenza, come quella attuale causata dal Coronavirus. "Fare il giornalista una volta era quasi sacrale", ha detto, sottolineando l'importanza dei ruoli nel mondo professionale: "Abbiamo visto giornalisti di cronaca e politica, anche bravi, parlare di Coronavirus: già i ricercatori e i medici fanno fatica a parlarne". Attuale Professore Associato di Comunicazione Scientifica e Biomedica presso l'Università La Sapienza, e da sempre attiva nel campo dell'informazione medico-scientifica, Anna La Rosa ha infine lanciato un messaggio sull'importanza delle regole in questo momento di crisi: "Salutatevi con un sorriso da lontano, anche con una persona di famiglia. Mi raccomando, state molto attenti e non andate per strada".
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