Le note non riconoscono vincoli e oltrepassano i limiti imposti dalla quarantena. Sentimento, emozione e malinconia in un brano simbolo di un presente blindato.
A solo un mese di distanza dall’uscita del suo primo singolo Cassiopea, il cantautore Domenico Pompilio propone un brano intimo e introspettivo, attraverso il quale racconta, con delicatezza e sentimento, gli stati d’animo e le emozioni vissute durante la quarantena.
La canzone ha preso forma in questo particolare momento di distanza sociale ed esprime le difficoltà fisiche e mentali scaturite da una situazione che ha stravolto il mondo delle relazioni. Non a caso, il cantautore ha scelto come titolo del brano, proprio il principio cardine che stabilisce il nuovo limite dei rapporti umani: ad un metro di distanza.
“La canzone è nata dall'esigenza di inquadrare la complessità di una condizione mai vissuta prima, anche dal punto di vista collettivo. Ho cercato di incorporare storie lette e ascoltate qua e là: amori, affetti, genitori, figli lontani e sospesi in un limbo senza tempo. È una quotidianità che in parte condivido con i miei simili.”
Il ritmo incalzante del ritornello e la potenza dei versi raccontano un desiderio di ribellione nei confronti di una situazione difficile da accettare e, al tempo stesso, urlano ad alta voce un grido di speranza, un inno d’incoraggiamento alla forza interiore che albeggia in noi.
Il cantautore, come lui stesso ammette, ha composto il brano mosso da “un senso di impotenza che caratterizza una situazione di questo tipo, unitamente al desiderio di dover contrastare un qualcosa che ti sconvolge principalmente a livello emotivo.”
“Ad un metro di distanza” chiude tuttavia con una presa di consapevolezza: la distanza allontana dagli altri ma avvicina a se stessi, innescando una ricerca interiore che permette di guardarsi dentro e di ritrovarsi. Un messaggio di speranza che spinge a trovare l’aspetto positivo anche nelle criticità.
Il brano è stato composto al pianoforte e registrato interamente in una stanza, utilizzando programmi non professionali. Non sono mancate le difficoltà pratiche:
“…tutte quelle che può incontrare chi, come me, è dotato di un vecchio laptop, di un pianoforte digitale, di un software per fare musica e di un microfono appena sufficiente. Quindi la costrizione in casa, l'impossibilità oggettiva nel poter raggiungere lo studio mi hanno tarpato un po' le ali esclusivamente a livello tecnico e in termini di resa del suono. Le idee però si sono concretizzate e quello che oggi è un risultato discreto (tecnicamente parlando) sarà ottimizzato nei prossimi mesi. In fondo è proprio questa condizione generale di ‘disagio’ che mi ha portato a comporre questa canzone.”
Anche la scelta del video è stata vincolata dalle restrizioni imposte dalla quarantena. Si è scelto di utilizzare dei personaggi Lego, sia per questioni prettamente pratiche, sia per evidenziare la staticità della situazione raffigurata. Il mondo si è fermato e l’individuo è diventato un avatar di se stesso.
Almeno per ora.
Ad un metro di distanza: brano scritto, inciso e interpretato da Domenico Pompilio
Idea e soggetto video: Roberta Capriglione
Editing video: Domenico Pompilio
Domenico Pompilio, nato a San Giovanni Rotondo, ma residente da molti anni a Roma, è un cantautore e musicista diplomato in flauto traverso al Conservatorio di Foggia. Scrive canzoni da oltre vent’anni, ispirandosi ai grandi cantautori del passato, come De Andrè, De Gregori, Lolli e Cohen. Il 28 febbraio è uscito il singolo “Cassiopea” che anticipa il lancio del suo primo album di inediti dal titolo “Linea di Confine”.
Fonte notizia
domenicopompilio.art.blog