Le attrezzature e l’arredamento per i ristoranti risultano una parte fondamentale del locale stesso, in quanto permettono di avvicinare e trattenere a sé il cliente tramite due molteplici modi: l’arredo, il design – e dunque, l’estetica – e l’attrezzatura che consente allo staff specializzato di proporre i piatti migliori. Ma cosa dire, invece, riguardo le aziende operanti nel settore?
Sono la struttura stessa di un’attività, dunque ci sembra giusto scandagliare e analizzare questo settore, in quanto ci sono arrivate spesso delle segnalazioni a riguardo. Ci siamo messi in gioco, testando quello che ci diceva qualche nostro conoscente in ambito ristorativo: provare per credere, e siamo rimasti estremamente desolati dal feedback che abbiamo ricevuto: è mai possibile che un’azienda riesca addirittura a rifiutare dei potenziali clienti?
Ebbene sì. Le aziende, a quanto pare, non sembrano essere interessate a potenziali clienti e alle loro relative segnalazioni. Se provassimo a contattare oggi stesso dei rifornitori di ristoranti e aziende produttrici di arredi per le attività ristorative e proponessimo loro i nomi di quattro, cinque potenziali clienti, loro risponderebbero negando il loro interesse per questo servizio, rispondendovi con i soliti convenevoli: Il proprietario non c’è, richiami più tardi, oppure Il proprietario tornerà stabilmente in azienda a fine mese, o, addirittura, diranno che tali informazioni non sono di loro interesse.
E pensare che oggigiorno c’è tutto un fitto sottobosco, una micro categoria di aziende che farebbero di tutto per poter acquistare tra i loro partner anche solo un cliente che possiede un locale, ma come mai queste non ci riescono e faticano nell’impresa? Con un tasso di disoccupazione così alto e un sempre più bisogno di lavoro, di clientela, tutto questo ci lascia davvero stupefatti. Beh, viene spontaneo chiedersi quale sia il fattore determinante che le piccole aziende trascurano: pubblicità online? Sezioni sponsorizzate sui social in cui le aziende mettono in mostra le loro attrezzature e gli arredi per i ristoranti?
Ogni anno si registra una grandissima e svariata apertura di mille attività, siano esse ristoranti, osterie, trattorie, bar, bistrot e pizzerie: ma come può un gestore, in procinto di vedere realizzato il suo grande sogno, tentare di barcamenarsi in questo mondo? Secondo il nostro parere bisogna conoscere la strada, metaforicamente parlando: se non si ha un piano ben preciso si finisce per spendere migliaia di euro, sia nella vita reale che online, non ottenendo, poi, risultati e soddisfazioni. Quali sono le cose da sapere per arrivare ad intercettare e trattenere a sé un potenziale cliente che sta per aprire la sua attività ristorativa? Oppure, parlando di un’attività già avviata che necessiti di qualche manutenzione, di una sostituzione del forno o di qualche altra attrezzatura?
Le aziende che curano la ristorazione e il servizio devono ben tenere a mente che, nel florido mondo del mercato, offline e online, nei prossimi cinque anni vedremo realizzarsi grandi passi tecnologici, come cucine automatizzate tramite robot. Dunque, sarà proprio tramite questa notizia che il cliente dovrà essere colpito! Prevediamo che molti gestori vorranno disfarsi delle loro vecchie cucine e degli arredi ormai diventati demodé, e accaparrarsi l’attrezzatura appena uscita sul mercato, di ultima generazione, per stare al passo coi tempi e dare un ulteriore aria tecnologica all’attività stessa: i forni avranno delle cotture automatiche in grado di stabilire la giusta temperatura con cui cuocere una pietanza, le sue modalità e i tempi stimati. I piani ad induzione saranno dotati di una propria intelligenza e recepiranno il grado a cui si trova un determinato cibo quando lo si andrà a posizionare nella pentola o nella padella, assistendo meccanicamente la cottura, con precisione e accuratezza e gli elettrodomestici del futuro saranno in grado di effettuare la pulizia in autonomia e saranno in grado di raggiungere altissime temperature. Allora come può un’azienda fornitrice di tali prodotti ed attrezzature rendersi visibile?
Beh, ad esempio tramite i micro influencer, delle persone in grado di, appunto, influenzarne altre; un grande vantaggio di questi personaggi che popolano i social sono i follower e lo stretto contatto con il pubblico: infatti, sono definiti micro perché hanno un range di follower medio- alta (50.000) e, avendone all’incirca pochi riescono ad inserirsi nei vari settori con grande facilità in quanto le persone riescono a rispecchiarsi in loro, percependole come persone comuni. In Italia questo trend è nato da poco: i micro influencer sono, dunque, ottimi rappresentanti delle aziende e riescono agilmente a penetrare il mercato, favorendo lo sviluppo del commercio. Se provaste a digitare su qualsiasi piattaforma di ricerca i termini arredo per pizzerie e arredo ristoranti noterete, infatti, che compaiono tra i primi risultati di ricerca sempre le solite aziende, e i link saranno posizionati in base alla visibilità e la popolarità: i primi link saranno sempre di pagine sponsorizzate e dunque l’utente tenderà ad escluderle.
L’utente potrà visionare con i propri occhi i vari siti che gli verranno poi proposti e sceglierà quello congeniale ai suoi gusti, ma potrà subito rendersi conto che le aziende che saltano all’occhio e incuriosiscono sono proprio quelle che hanno deciso di spendere un’ingente quantità di denaro in pubblicità e le piccole aziende rimangono così nell’ombra. Al momento riteniamo che la cosa migliore sia utilizzare le potenzialità dei microinfluencer: ma perché affidarsi ad un microinfluencer e non tramite annunci su Adwords o a qualche magazine di ristorazione online? La risposta è semplice: poiché le agenzie costano, si dovrebbe investire una bella cifra, e tutte le persone che andranno a visionare il link sul magazine online non saranno tutti automaticamente vostri clienti e dopo un po’ tali campagne marketing andrebbero rinnovate, causando un'altra spesa da aggiungere alla prima.
Il B2B ovvero business to business è un settore altamente profilato che si concentra su una limitatissima cerchia di utenti: in parole povere, si tratta di un settore lavorativo che si concentra, a sua volta, su un altro settore; dunque, per non andare in perdita il gestore o l’azienda produttrice dovrebbe specializzarsi su un target e portarlo avanti. Infatti, gli annunci pubblicati tramite Adwords potrebbero risultare estremamente dannosi per i portafogli di gestori e imprenditori: infatti, le ricerche online di venditori a potenziali acquirenti è estremamente bassa. Se un’azienda decide di vendere i proprio prodotti solamente tramite un canale (ad esempio, un negozio fisico) le ricerche online di “produttore di arredi per ristoranti” saranno basse e non altamente posizionate, mentre, ad esempio, ricerche come “arredi ristoranti online” saranno ben più variegate e sponsorizzate. Inoltre, un micro influencer si specializza in un determinato ambito (lifestyle, food, moda, casa) e si concentra su di esso, usando la sua esperienza pregressa.
Fonte notizia
www.lavocedellaristorazione.it