"Oggi, soprattutto a causa dei social, siamo abituati a vedere tutti al massimo, nella migliore versione di sé. Il pericolo però è cominciare a pensare che sia sbagliato vivere dei momenti di debolezza": lo ha affermato Alessandro Benetton, imprenditore alla guida di 21 Invest, nell'ultimo episodio della sua rubrica social "#UnCaffèConAlessandro".
Alessandro Benetton: nessuno è immune da paura e debolezze
Affrontare le proprie paure e le proprie debolezze con razionalità e sincerità per trarre spunto dalle difficoltà e guardare con più speranza al domani. È questo il grande tema affrontato da Alessandro Benetton nella recente puntata di "#UnCaffèConAlessandro", video rubrica social dedicata all'imprenditoria, allo sport e all'attualità in generale. Come di consueto, l'imprenditore parte dalla sua esperienza personale per veicolare un messaggio: nel 2015 ha avuto occasione di intervenire come speaker durante la Convention annuale di Mediolanum. Ha parlato con successo davanti a 7.000 persone, ma prima del suo intervento la paura aveva quasi preso il sopravvento: "Mi sdraiai su un divanetto e chiesi un bicchiere d'acqua, probabilmente ero anche pallido come un fantasma. L'unica cosa a cui pensavo è che avrei potuto fare una figuraccia, fallendo di fronte a 7.000 persone". Perché parlare di questa esperienza? "A nessuno piace mostrarsi debole", spiega Alessandro Benetton. "Oggi, soprattutto a causa dei social, siamo abituati a vedere tutti al massimo, nella migliore versione di sé. Il pericolo però è cominciare a pensare che sia sbagliato vivere dei momenti di debolezza". È importante invece parlare anche dei propri momenti difficili, delle proprie paure: nessuno ne è immune.
Alessandro Benetton: chi non ci abbandona si vede nel momento del bisogno
Come di consueto, la rubrica "#UnCaffèConAlessandro" viene diffusa sul canale Youtube ufficiale dell'imprenditore e condivisa sulle pagine online del Corriere della Sera. Alessandro Benetton ha spiegato come le paure e le debolezze siano importanti anche per le relazioni con gli altri: in questi momenti ci avviciniamo, ci sosteniamo, scopriamo chi davvero è dalla nostra parte. "Un uomo senza debolezze è un uomo solo: mostrarsi deboli significa mostrarsi umani, dare la possibilità a chi ci sta attorno di relazionarsi con noi". L'imprenditore torna così a raccontare la sua esperienza di blocco e di tensione prima dello speech del 2015: una persona in particolare lo sostenne e gli diede la carica, una persona che "ancora oggi lavora a stretto contatto con me ogni giorno". Alessandro Benetton conclude la sua riflessione citando un teologo francese del XVII Secolo: "Tra tutte le debolezze, la più pericolosa è l'eccessiva paura di apparire deboli".