In Italia cresce l’antisemitismo. Il caso di San Daniele del Friuli. (Scritto da Antonio Castaldo)
Negli ultimi anni sta crescendo l’antisemitismo in Italia. Dal versante statistico, secondo i dati del “Rapporto Italia 2020” dell'Eurispes, i recenti episodi di antisemitismo non indicherebbero, nelle intenzioni espresse dal 61,7% degli intervistati, un ritorno del fenomeno. Per il 60,6% tali episodi sono la conseguenza di un diffuso linguaggio alimentato da odio e razzismo e per circa la metà del campione, 47,5%, il segnale della recrudescenza di questo fenomeno sarebbero gli atti di antisemitismo che si stanno verificando in Italia. Invece sono considerate bravate messe in atto per provocazione o per scherzo dal 37,2%, degli intervistati. Allarmante è il notevole aumento degli italiani che negano la Shoah: dal 2,7% del 2004 sono arrivati al 15,6%.
Il caso di San Daniele del Friuli è esemplare con i suoi intrecciati episodi di antisemitismo avuti tra la fine del 2019 e l’inizio di questo 2020. Il consigliere comunale di maggioranza della Lega, Giovanni Candusso pubblicava su FB un post contro gli Ebrei in seguito all’istituzione, presso il Senato della Repubblica il 31 ottobre 2019, con maggioranza di 151 voti a favore e 98 astenuti, mentre non si esprimevano Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia, in Roma, della “Commissione straordinaria per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza”, su proposta della Senatrice a vita, Liliana Segre. La responsabile regionale della Lega, Vania Gava, ha chiesto prontamente le sue dimissioni. Il 30 gennaio 2020 presso le proprie abitazioni il consiglieri comunali di minoranza, Paolo Menis (ex Pd, liste civiche 18 San Daniele e San Daniele Bene comune, vicine al centrosinistra), Carlo Toppazzini (civica 18 San Daniele) e Romano Ovan (San Daniele Bene comune), si sono visti recapitare questo testo antisemita: «Dopo 75 anni…l’ebreo, è sempre ebreo…».
Con il flash mob “Non avrete il mio silenzio” i Cittadini di San Daniele, l’Associazione per la Costituzione, AGESCI, ASDF San Daniele, atTORONI, Atlas, Civico Comitato Guarneriano, Leggermente, Lions San Daniele, Mo. Vi., Officine d’Autore, Servi di Scena, Sinthonya, Università per tutte le età del Sandanielese, Mons. Il Parroco, Sergio De Cecco, ed il Sindaco, Pietro Valent, hanno manifestato contro questi atti di antisemitismo riunendosi presso la casa, in via Piave 64 a San Daniele, dove abitò Arianna Szörényi, deportata ad Auschwitz. Nata il 18 aprile del 1933 a Fiume, Arianna Szörényi, prima vide il padre Adolfo, ebreo ungherese, perdere il lavoro in banca per le leggi razziali del 1938.
Poi con il padre, sua madre, una cattolica friulana, Vittoria Pick e altri sette fratelli e sorelle, il 16 giugno del 1944 vennero arrestati dai nazisti, per la denuncia di un impiegato del comune, tradotti alla Risiera di San Saba e infine deportati ad Auschwitz. L’esperienza in questo campo di sterminio dell’undicenne Arianna, dove vennero soppressi i genitori, quattro sorelle e un fratello, è stata da lei stessa raccontata dopo tanti anni nel suo libro «Una bambina ad Auschwitz». Venerdì 7 febbraio 2020 è stata rinvenuta una svastica tracciata con pennarello nero vicino al campanello di casa della sua infanzia.
E se l’imbarbarimento italiano è testimoniato dalla cronaca quasi quotidiana, da Bologna a Torino, da Mondovì a Pomezia, per cui urge issare un compatto argine prima dell’irreparabile straripamento di tanto odio e ignoranza, un segnale importante viene dallo Stato che si è dotato di un forte strumento, a garanzia della dignità dei cittadini, con l’adozione ufficiale, nel Consiglio dei Ministri che il 17 gennaio, della definizione di antisemitismo dell’International Holocaust Remembrance Alliance, IHRA, organizzazione intergovernativa fondata nel 1998 di cui l’Italia fa parte: “L’antisemitismo è una certa percezione degli ebrei che può essere espressa come odio per gli ebrei. Manifestazioni di antisemitismo verbali e fisiche sono dirette verso gli ebrei o i non ebrei e/o alle loro proprietà, verso istituzioni comunitarie ebraiche ed edifici utilizzati per il culto”.
La svastica a San Daniele è stata coperta da un cuore rosso, come forma aggraziata di risanamento. Un gesto che richiama la lezione dello street artist Bansky del 2020 a Londra della sua bambina con palloncino a forma di cuore e l’iscrizione “There is always hope” ossia “C’è sempre speranza”. In risposta alla funeraria estetica nazista che nella storia si è appropriata di un antichissimo simbolo religioso, augurale e di fortuna, in Italia, a Verona, si registra l’encomiabile azione creativa di recupero del decoro urbano e di risarcimento morale da parte del writer Cibo, al secolo Pier Paolo Spinazzè, il quale per ritorsione ha persino subito il 2 novembre 2019 un attentato dinamitardo all’auto.
«Ringrazio -ha affermato il sociologo e giornalista Antonio Castaldo di IESUS Brrusciano- il musicista Pasquale Di Maio, per l’emblematica immagine inviatami ed esprimo vicinanza alla Signora Arianna Szörényi e ai suoi familiari. Un plauso va al mondo dell’Associazionismo, alle Istituzioni civili e religiose ed ai cittadini di San Daniele del Friuli per il loro gesto di civiltà solidale che qui si vuole ulteriormente segnalare e condividere. Ed è anche occasione per poter rinnovare contenuti, valori ed impegni come nella recente Celebrazione della Giornata della Memoria che anche a Brusciano, in provincia di Napoli, con Chiesa, Comune, testimoni, artisti e cittadini, nel rendere omaggio a tutte a vittime della Shoah». Cfr. Giornata della Memoria a Brusciano, IESUS Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali, all’indirizzo web https://www.youtube.com/watch?v=c7qkQht5uMU&feature=youtu.be . Riprese di Antonio Castaldo, montaggio di Giuseppe Pio Di Falco. Mostra al Centro Polivalente Culturale S. Maria della Pietà e Convegno nella Chiesa S. Maria delle Grazie a Brusciano il 27 Gennaio 2020.
IESUS
Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali.Brusciano
NA-IT-EU