I giovani trascorrono in media da 12.000 a 15.000 ore all'interno degli edifici scolastici durante la loro vita, i lavoratori passano oltre 1.500 ore all’anno all’interno del proprio ufficio, gli esercizi ricettivi italiani hanno contato circa 428,8 milioni di presenze nel 2018: l’innalzamento del benessere all’interno degli ambienti diventa sempre più una richiesta determinante in architettura a fronte della consapevolezza ormai acquisita che molti materiali, col passare degli anni, emettono una serie di sostanze nocive per l’ambiente circostante e per l’organismo stesso, il quale, a lungo andare, ne risente sia fisicamente che psicologicamente.
‘‘Al contrario, il legno è un materiale dalle proprietà vitali, come la capacità di migliorare la qualità dell’aria, che sono conservate anche dopo l’abbattimento dell’albero e che contribuiscono al benessere degli spazi in cui viviamo - spiega Peter Rubner, presidente del Gruppo Rubner- Inoltre ha anche effetti positivi sulla qualità del riposo e proprietà antibatteriche e antiparassitarie che aiutano a contrastare quello che gli esperti chiamano ‘Indoor pollution’, ovvero inquinamento degli ambienti chiusi: si tratta non solo di quello che entra nelle nostre case dall’esterno, ma anche dall’insieme di fattori come vernici, muffe, polveri, dispositivi elettronici che permangono negli ambienti e che, a lungo andare, influiscono sul benessere dei nostri corpi.‘‘
Secondo il Rapporto annuale sull’efficienza energetica del nostro paese a cura dell’Enea (Agenzia Nazionale Efficienza Energetica) il consumo energetico per la gestione degli edifici supera il 40% del fabbisogno nazionale (http://enerweb.casaccia.enea.it/enearegioni/UserFiles/RAEE_2019.pdf). Il motivo di un’incidenza tanto elevata è da ricercare in un patrimonio edilizio obsoleto, scarsamente dotato di isolamento termico, privo di sistemi per il controllo della qualità dell’aria, oltre che alimentato da impianti di climatizzazione a bassa efficienza, e spesso sovradimensionati.
Il legno è invece un materiale per sua natura isolante che fornisce una protezione termica perfetta sia in estate che in inverno, in grado di raggiungere livelli elevati di rendimento energetico e che è inoltre in grado di regolare il tasso di umidità in modo naturale: ciò significa che, se l’umidità all’interno di un’abitazione è eccessiva, il legno la assorbe per poi restituirla all’ambiente se l’aria diventa troppo secca.
‘‘L’energia più pulita in assoluto – continua Rubner - è l’energia che non viene consumata. In questo senso l’isolamento termico rappresenta una fonte di energia importante che consente di ridurre il consumo di energia per il riscaldamento degli edifici, e quindi di risparmiare materie prime, e di evitare l’emissione di sostanze nocive o dannose per il clima, come il biossido di carbonio (CO2)‘‘.
Il Gruppo Rubner, realtà unica nel panorama italiano delle costruzioni in legno con 90 anni di esperienza alle spalle e 1300 collaboratori, ha realizzato oltre 25mila abitazioni in legno e diverse migliaia di realizzazioni tra multipiani ed edifici industriali e direzionali.
A Castelplanio, un paesino della provincia di Ancona, una villa monofamiliare di 290m2 è stata costruita in soli 3 mesi da Rubner Haus su progetto dell’Arch. Riccardo Bucci e dell’Ing. Giacomo Giacomini, rispecchiando il desiderio dei proprietari di avere una casa naturale e rispettosa dell’ambiente.
“L’idea di avere una casa in legno - spiega il proprietario, Filippo Maltempi - nasce principalmente da due considerazioni: la prima risiede nella volontà di ridurre e minimizzare l’impatto ambientale dell’abitazione, sia in termini di produzione e costruzione che in termini di costi di gestione. Inoltre, le risorse naturali che si consumano per una casa tradizionale sono sicuramente maggiori di quelle per una casa in legno, soprattutto se il legno proviene da foreste certificate e soggette a riforestazione come nel nostro caso. La seconda riguarda il comfort abitativo e la sensazione unica di accoglienza che una casa di questo tipo sa offrire.”
Nel cuore di un triangolo turistico perfetto, tra il Lago di Garda, Rovereto e il Monte Baldo, Rubner Haus ha realizzato in soli 3 mesi lo Chalet Pinocchio di circa 400mq, sul desiderio dei proprietari di avere una struttura caratterizzata da materiali sostenibili e immersa nel naturale territorio dell’Altopiano di Brentonico.
“Nella progettazione dello Chalet - spiega Nicola Tonolli, proprietario dello Chalet Pinocchio e interior designer- ogni dettaglio è stato curato per raggiungere un ambizioso obiettivo: abbinare il calore di una casa ad un’accoglienza turistica aperta a tutti, offrendo una struttura comoda, moderna e soprattutto sana. I materiali utilizzati per la struttura sono infatti completamente sostenibili; insieme alla scelta di utilizzare prodotti ecosostenibili per tutto ciò riguarda il lavoro interno allo Chalet, come i detersivi che utilizziamo per lavare le lenzuola dei nostri ospiti e le vernici ecologiche utilizzate per le tinture.”
Fonte notizia
www.rubner.com it haus