Importante riconoscimento ottenuto da Vimar per il suo impegno nei confronti della sostenibilità ambientale. Lo scorso 14 novembre sono infatti stati annunciati i vincitori del “Bando CONAI per la prevenzione – Valorizzare la sostenibilità ambientale degli imballaggi 2019” e l’azienda di Marostica era tra questi.
Un premio che si aggiunge a quelli già ottenuti nel 2015, nel 2017 e nel 2018, oltre all’Oscar per l’imballaggio, vinto nel 2016.
Questa volta il riconoscimento è frutto del progetto di miglioramento dell'imballaggio del comando domotico 2 moduli a 4 pulsanti. Grazie a specifici accorgimenti, il team Vimar è infatti riuscito a ridurre sia il volume che il peso del contenitore, con un conseguente risparmio di materia prima. Tutto ciò ha quindi permesso un’ulteriore ottimizzazione della logistica e di conseguenza dei volumi di spedizione.
Un progetto, quello vincitore del bando CONAI, che si inserisce nelle ormai già consolidate attività che vedono Vimar impegnata nella tutela dell’ambiente. Tra queste la progressiva eliminazione dei bagni galvanici per le finiture metalliche sostituiti dall’innovativo e più ecologico trattamento MSD che, sfruttando i principi della fisica e non della chimica, elimina qualsiasi tipo di emissione nociva; ma anche l’utilizzo ormai da anni di vernici a base acquosa o a reticolazione UV per portare le emissioni di COV (Componenti Organici Volatili) in atmosfera al di sotto del 50% dei limiti imposti dalle più stringenti norme europee.
Suddividere, segnalare, fare cultura. Questi sono i cardini della politica ambientale dell’azienda che ha da tempo avviato il Progetto Ambiente: un articolato programma trasversale all’intero ciclo produttivo che - partendo da una corretta suddivisione dei rifiuti - consente di riciclare il 60% del materiale plastico di scarto e la maggior parte di quello metallico; di segnalare alla Ricerca & Sviluppo le difficoltà di separazione delle varie componenti per far sì che il prodotto sia progettato fin dall’inizio per essere totalmente scomposto e riciclato a fine vita. A ciò si aggiunge una continua attività volta a fare cultura nei reparti affinché i rifiuti vengano suddivisi alla fonte riutilizzando il materiale idoneo.
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