I protagonisti di “Duo together” sono due artisti che hanno suonato in tutto il mondo e che vantano la vittoria di decine di concorsi di livello internazionale: Saggese è stato indicato dal quotidiano spagnolo El Pais come uno tra i migliori chitarristi d’Europa, mentre Tampalini ha oltre venticinque dischi all’attivo. Il cuore del concerto sarà un omaggio al compositore Mario Castelnuovo Tedesco a cinquant’anni dalla scomparsa, con la versione per due chitarre di una delle sue più celebri opere, poi il repertorio proporrà un viaggio tra Alessandro Marcello, Giovanni Battista Pergolesi, Manuel Ponce, Miguel Llobet, Pierre Petit, Gioachino Rossini e Mauro Giuliani. «Il concerto di Saggese e Tampalini - commenta Alessandro Bertolino, direttore generale di Proxima Music, - rappresenta un evento senza precedenti perché, in ambito chitarristico, mai si sono esibiti due artisti di questo calibro insieme nella nostra città. Per tutti gli appassionati di musica, dunque, si prospetta un appuntamento da non perdere».
L’Arezzo Guit Fest proseguirà poi dalle 15.00 di domenica 20 ottobre, sempre al teatro Virginian, con una mostra di liuteria ad ingresso libero che farà ammirare e provare gli strumenti realizzati a mano da artigiani italiani provenienti da più città: da Bologna a Livorno, da Milano a Perugia. La conclusione del festival sarà infine affidata alla grossetana Carlotta Dalia che, dopo la vittoria ad inizio ottobre del “Premio per la giovane promessa” al Convegno Internazionale di Chitarra a Milano, si esibirà in una prova acustica alle 17.30 in cui presenterà il suo nuovo disco con musiche di Weiss, Scarlatti e Bach, edito per Suonare News. «L’Arezzo Guit Fest - continua Bertolino, - nasce con l’obiettivo di consolidare in città una cultura musicale legata al suono della chitarra classica, proponendo l’ascolto di alcuni dei maggiori interpreti di questo strumento e favorendo la costituzione di un pubblico di appassionati che potrà partecipare alle varie iniziative proposte nel corso del fine settimana. Questa edizione zero del festival è solo la prima fase di un progetto più ampio per fare della nostra città un vero centro chitarristico di alta formazione e di spettacolo a livello internazionale».