Incontro pubblico il 10 novembre al Palazzo Gran Guardia di Verona
L’Associazione A.M.I.C.I. Onlus, sezione del Veneto, organizza un “Incontro Medici-Pazienti” al palazzo Gran Guardia in piazza Bra 1, sabato 10 novembre dalle 8.30 alle 13.30.
Nel corso dell’incontro medici ed esperti sulle malattie infiammatorie croniche dell’intestino, saranno a disposizione per rispondere alle domande dei pazienti e dei loro familiari.
L’apertura dei lavori è affidata all’Assessore del Comune di Verona Stefano Bertacco e all’Assessore Regionale alla Sanità Luca Coletto. Dopo un’introduzione di Pietro Girardi e Denise Signorelli, rispettivamente Direttore Generale e Direttore Sanitario dell’Ulss 9 Scaligera, il fitto programma di interventi sarà presentato dal direttore generale di AMICI Onlus Salvo Leone e da Gianmarco Bulighin, Direttore UOC Gastroenterologia San Bonifacio Ulss 9 Scaligera e da Rigon Giulio, Medico Medicina Generale, Ulss 9 Scaligera.
Giovanna Scroccaro, Direttore della Direzione Farmaceutico-Protesica-Dispositivi medici della Regione Veneto, parlerà delle linee di indirizzo per la gestione delle MICI (Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino) nella Regione.
Angela Variola, IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, moderata dal dottor Antonio Colecchia, UOC gastroenterologia di Borgo Trento (VR), tratterà il percorso diagnostico e la terapia con farmaci biotecnologici. Il registro di monitoraggio dei farmaci biotecnologici sarà al centro dell’intervento di Andrea Roncadori del Consorzio Interuniversitario CINECA di Bologna, moderato da Teresa Zuppini, IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar.
Carlo Manfrini del Servizio di Endoscopia Digestiva dell’Ospedale Pederzoli di Peschiera approfondirà le tematiche relative alla qualità di vita dei pazienti e alle implicazioni economiche per il servizio sanitario.
A Rachele Ciccocioppo, Gastroenterologia Policlinico GB Rossi & Università di Verona con la moderazione di Azzurro Maurizio, UOC Gastroenterologia, Ospedale Mater Salutis di Legnago, il compito di illustrare le nuove terapie in sviluppo per le malattie croniche intestinali.
Andrea Geccherle, IRCCS Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar, e Nadia Lippa responsabile provinciale di AMICI Onlus modereranno il dibattito tra i pazienti, gli specialisti e i medici di famiglia. Le conclusioni saranno affidate alla dottoressa Roberta Joppi, UOS Ricerca Clinica & Valutazione Farmaci Ussl 9 Scaligera.
Le Malattie Infiammatorie Croniche dell’Intestino (colite ulcerosa e Malattia di Crohn) sono patologie invalidanti che colpiscono con frequenza crescente le persone di tutte le età. Si ritiene che oggi in Italia ci siano circa 200.000 ammalati, ma sino a quando non saranno state individuate le cause di queste malattie, e le conseguenti terapie risolutive, il loro numero è destinato ad aumentare.
Il numero di esenti ticket con MICI in Veneto ha un dato, sottostimato relativo al 2012, di circa 12.000 pazienti, con una prevalenza di 249 casi ogni 100.000 abitanti. Il 20% dei pazienti risiede in provincia di Padova, il 19% in provincia di Venezia, il 17% a Verona, Vicenza e Treviso, il 6% a Rovigo e il 4% a Belluno.
“Le MICI sono patologie poco conosciute – sottolinea Enrica Previtali Presidente AMICI Onlus – e questi incontri di confronto tra medici e pazienti aperti alla collettività sono molto importanti perché aiutano a fornire corretta informazione e sensibilizzazione sui grossi disagi subiti dalle persone che ne sono colpite. Sono malattie caratterizzate da una disabilità non visibile, che impattano in maniera importante sulla vita dei pazienti e delle loro famiglie, i quali oltre a subire forti disagi per affrontare le cure, non vengono aiutati da una legislazione che spesso non li tutela”.
L'Associazione nazionale AMICI onlus con sedi in 15 regioni è costituita da persone affette da Colite Ulcerosa o Malattia di Crohn e dai loro familiari. Comitati di medici specialisti affiancano l'associazione sulle tematiche medico sociali e coordinano le iniziative di studio e di ricerca a carattere più strettamente medico-scientifico. L'associazione intende garantire un più sereno inserimento nell'ambito familiare e sociale ad ammalati cronici la cui condizione poco conosciuta dall'opinione pubblica alla legislazione sociale.