Mauro Ticca esprime il suo pensiero sullo smart working, un tema che ha analizzato da angolazioni diverse, documentandosi anche attraverso il lavoro svolto dalle principali testate giornalistiche.
Smart working: l'analisi di Mauro Ticca
Nasce dall'attenzione alla ricerca di un equilibrio tra fattori, opposti solo a una lettura superficiale, l'analisi di Mauro Ticca sullo smart working, uno degli argomenti più dibattuti nell'ultimo periodo. Le principali testate giornalistiche ne hanno ampiamente parlato e, in Italia, è passato il concetto di una generale accoglienza benevola da tutte le parti sociali, dalla componente sindacale a quella aziendale ed infine a quella dei lavoratori. La riflessione di Mauro Ticca muove dalla presa in considerazione della possibilità che ambiti e situazioni desiderate generino i loro opposti. Uno scenario idilliaco nel quale il lavoratore fornisce la sua prestazione da dove desidera, migliorando in tal modo la qualità della sua vita, potrebbe essere infatti rovinato da controlli a tappeto, invasioni della privacy e discussioni di altro tipo. In questo entra in gioco infatti l'Azienda e, in particolare il manager, il quale sbaglierebbe molto se vedesse in questo sistema soltanto un abbattimento di costi di struttura. Lo smart working è molto di più e "deve poggiare salde fondamenta in fattori motivazionali, fiduciari, di delega a fronte di condivisione di intenti, di target, di feedback continui, di contenuti da evadere in tempi stabiliti e rispettati". Proprio per questo motivo è necessaria la trasparenza e la condivisione delle conoscenze, in modo da evitare RIDONDANZE GERARCHICHE e un sistema di controllo asfissiante. Allo stesso tempo, il lavoratore lo deve percepire come una conquista reversibile oltre che meritata. L'efficacia dello smart working si realizza inevitabilmente nell'incontro di questi due poli.
Le tappe del percorso professionale di Mauro Ticca
Classe 1960, originario di Torino, Mauro Ticca ha un'esperienza consolidata in qualità di dirigente nel settore dei trasporti e aeroportuale. Il 1987 segna l'inizio del suo percorso: Executive Trasporti, società che opera nel comparto del trasporto nazionale su gomma, lo assume infatti come Addetto Commerciale. Dal 1991 al 1993 lavora presso l'ufficio commerciale di Federal Express, a Torino. Conclusa questa esperienza, Mauro Ticca viene assunto da Bartolini S.p.A., azienda per la quale svolge l'incarico di Direttore di Filiale per le città di Ivrea e Asti, divenendo successivamente Direttore dell'Hub di Torino. Dopo aver offerto consulenza a diverse realtà attive nel settore del trasporto espresso, nel 2004 viene nominato Direttore dello Scalo di Venezia da GH Italia S.p.A. e fa il suo ingresso nell'handling aeroportuale. Forte delle competenze assunte in questi anni, nel 2005 passa ad Aviapartner S.p.A. come Station Director, avviando una collaborazione destinata a protrarsi fino al 2017. Sotto la sua gestione, la società ha registrato ottimi risultati in economici.
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