La sua carriera inizia a teatro al Teatro dell'Angelo e al teatro dell' orologio con Francesco Bonelli in liberate le aragoste. Dopo recita ne la Penelope di Enrico Bernard al Teatro dell'orologio e continua senza sosta in altri teatri tra cui il Piccolo Eliseo. Oggi siamo andati a conoscere quest'attrice romana per saperne di più sulle sue interessanti e molteplici esperienze professionali in ambito teatrale.
Quali, fra i personaggi che hai interpretato nei numerosi spettacoli cui hai preso parte, ti sono rimasti più impressi e perchè?
Ciao Roberta, innanzitutto un po’ tutti i personaggi mi hanno lasciato qualcosa.Ogni volta che interpreti “qualcun’altro” scopri una parte di te e la condividi col personaggio che interpreti. Diciamo che sono affezionata al personaggio di Piera in “Liberate le Aragoste” di Francesco Bonelli interpretato al teatro dell’Angelo di Roma ,alla Laura di “Tutti Felici Tranne Me” di Maurizio Canforini e al mio ultimo,Emma, di “Salta che Ti Passa” al Teatro Petrolini di Roma. Un testo scritto dall’attore e scrittore Dario Biancone e diretto da Fabrizio Catarci. Questi tre personaggi in qualche modo vengono accomunati da una certa freschezza, sono reali, vivono il loro dramma quotidiano esprimendo le proprie debolezze e le loro paure senza nascondersi.
La rappresentazione teatrale che ti ha insegnato di più a livello formativo è...
Sicuramente quella con Enrico Bernard con la sua Penelope al teatro dell’Orologio. Un testo difficile da ricordare, da interpretare. Era tutto in rima. Ho iniziato a studiarlo mesi prima. Enrico ha pensato alla regia e a tutto il resto. Non avevo mai interpretato un personaggio con un tale spessore umano. Penelope che aspetta il ritorno del suo Ulisse, insomma conosciamo tutti la storia….
Una regia che ti ha colpito positivamente. E per quale ragione.
Senz’altro quella di Marine Galstyan e di suo marito Sargis Galstyan. A Porte Chiuse Chiuse è stata una sfida sia per lei che per gli interpreti. Innanzitutto recitare sul palcoscenico del Teatro Piccolo Eliseo, trasmette una certa pressione e poi era uno spettacolo di teatro danza dove noi attori ci alternavamo tra passi di tango e teatro. Marine e Sargis sono stati davvero bravi a montare coreografie e ad occuparsi di tutto il resto. E’ stata un’esperienza fantastica.
L'amore per il palcoscenico è rimasto invariato anche quando hai iniziato ad occuparti, negli anni della tua carriera, di Tv, fiction e cinema?
Adoro il teatro ed il contatto col pubblico. Credo che un attore bravo debba formarsi a teatro e capire la differenza tra set e palcoscenico. Ci sono attori italiani come Toni Servillo che continuano a recitare in teatro dopo aver lavorato in film importanti. Non credo che si alteri qualcosa, credo che al primo posto ci sia sempre l’amore per l’espressione e la recitazione.
Ci sono già prossimi spettacoli a cui stai lavorando?
Per ora ci sono delle proposte teatrali che mi piacerebbe prendere in considerazione. Ma io sono scaramantica non ne parlo finché non si avverano…Intanto mi alleno e continuo a tenermi “creativamente” in forma.
Roberta Nardi - Giornalista e Ufficio Stampa.