L’intera Campania terra fertile per lo sviluppo dell’Italia
Si è risvegliato a Napoli quel fiore all’occhiello che le apparteneva, che non ha mai perduto, ma che negli ultimi tempi si era un po’ assopito, l’”Accoglienza” realizzata dai maestri di questo settore, dapprima con il congresso regionale e nazionale dei cuochi, e poi con quello dei maître dell’Amira (Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi) insieme a tanti altri fattori che hanno permesso uno sviluppo del turismo a Napoli che da sempre capitale del sud, sta tornando a vivere gli splendori d’una volta. Ne è prova un Settembre, che partito con il congresso nazionale della Federazione Italiana Cuochi realizzato in due step, il primo nei giorni 13,14 e 15 dall’URCC a San Domenico Maggiore dedicato alle “Eccellenze enogastronomiche della Campania, valore aggiunto per la Dieta Mediterranea”, seguito poi, dopo 4 giorni il 19, 20 e 21 alla Mostra d’Oltremare di Napoli, dal 29° Congresso nazionale della FIC, nell’ambito della ormai affermata manifestazione expo dei sapori mediterranei “Gustus” Salone professionale dell’Agroalimentare, Enogastronomia e Tecnologia, per poi chiudersi con il Congresso Internazionale dei Maîtres.
Infatti è già tutto pronto per accogliere dal 26 al 30, ospitato dall’incantevole hotel Sorriso Resort Thermae, situato a picco sull’incantevole Baia di Citara ed i Giardini Poseidon a Forio, il 62° Congresso Internazionale dell’Associazione Maîtres Italiani Ristoranti e Alberghi. Sembra quindi che a Napoli ed in Campania tutta, qualcosa si muova veramente per dare sviluppo a tutte le Associazioni sorte per offrire “Ospitalità”, perché è questo in tutti i campi ed in tutti i settori il movente per lo sviluppo della visibilità e della promozione turistica dell’Italia, nostro primo elemento di introito economico che potrebbe, se si continua a sviluppare con impegno e serietà, dare ancor più frutti e soddisfazioni per guadagni personali ed anche di introiti che permettano di vedere risorgere il nostro Stivale. Intanto la kermesse dei Cuochi, ha dimostrato in pieno quanto testè affermato, sia con l’interesse delle istituzioni intervenute, sia con il messaggio che l’Arcivescovo metropolitano di Napoli S.E. Crescenzio Sepe ha pronunciato durante l’Omelia rivolgendosi al gran pubblico per lo più giovanile che la Fic ha convogliato per la Santa Messa, sia ancora per i tanti giovani degli alberghieri campani che hanno presenziato e seguito con attenzione gli eventi proposti dalla FIC. Si sono sviluppati show coking, conferenze, corsi di aggiornamento con la partecipazione di grandi firme della cucina campana e nazionale, affiancate da decine di aziende dell’eccellenza nostrana, convegni e dibattiti sulle produzioni alimentari guardando il cuoco anche come veicolo di particolari valori culturali, in grado di orientare attraverso la cucina scelte al consumo, abitudini, tendenze e stili alimentari e nella fase congressuale è intervenuta anche la sezione di Napoli dell’Amira, offrendo un gran contributo nei lavori di Accoglienza.
L’A.M.I.R.A., che vanta la sua nascita nel 1955 a Milano presso il Ristorante Savini, dall’idea del direttore di sala di questa struttura Comm. Ferniani, ricordiamo che è l’unica associazione riconosciuta giuridicamente con D.P.C.M. del 7-07 1994 G.Uff. 1/10-94. Questa Associazione, senza scopi di lucro, a carattere esclusivamente professionale, che conta circa 50 sezioni tra Italia ed Estero, è quanto di più storico e valido possa esserci, per la qualificazione di un Maître, che con il suo distintivo farfallino d’oro o anche d’argento, rappresenta una delle tante categorie di professionisti, che operano nei grandi alberghi e ristoranti, e che quotidianamente offrono accoglienza e professionalità, ai tantissimi clienti e turisti che sono una fonte primaria e necessaria per lo sviluppo economico nel settore dei servizi della ricettività. Come afferma Salvatore Trapanese, fiduciario della sezione Ischia e Procida dell’Amira che si è prodigato insieme a suoi soci per la brillante realizzazione di questo Congresso: “Questo 62° congresso internazionale, vuole rappresentare un momento formativo di alto valore, caratterizzato da una elevata qualità dei relatori e da una profonda attenzione nella scelta delle tematiche da affrontare.”
Elementi portanti, sui quali si imperniano i programmati dibattiti che si terranno nel corso di questa tre giorni Amirina, sono lo sviluppo della categoria in considerazione dell’evoluzione, rapportando le esperienze acquisite dagli anziani con le necessità odierne per attrarre il turista, sia esso nazionale che internazionale, attraverso la formazione ed accoglienza che ogni buon maître deve avere nel sangue e sviluppare. I maîtres odierni e futuri, occorre che si riapproprino di quelle fondamentali funzioni che avevano negli anni addietro divenendo nuovamente figure complete di una Accoglienza a 360 gradi. Attraverso la formazione occorre far nascere maîtres che assolvano anche ai compiti di sommelier, tanto richiesti sui mega yacht che sempre più frequentano i nostri mari, figure capaci di ricoprire più ruoli e posti di dimensioni comunque contenute rispetto a grandi spazi come alberghi e resort. Per meglio sviluppare queste tematiche parteciperà anche il comandante di tutti i porti italiani che un domani potranno beneficiare di queste nuove leve di professionalità. Altro tema fondamentale sviluppatosi ai giorni nostri è quello dei clienti celiaci ed il buon maître, nel servizio che espleta, deve sapersi porgere a questo tipo di clientela, ovviamente se informato magari preventivamente ed ecco che rientra la parola “Accoglienza” perché all’atto della prenotazione di un soggiorno o del tavolo in un ristorante, con gran discrezione l’addetto a questi servizi dovrebbe cercare di sapere se appunto il cliente è celiaco ed in tal caso parteciparlo al maître, che con il suo savoir faire, potrebbe direttamente offrire un menù per celiaci senza suscitare l’imbarazzo che la persona interessata, seduta fra altre al tavolo, potrebbe subire. La giornata di lunedì 27 ad aprire i lavori assembleari sarà Valerio Beltrami, Presidente nazionale dell’Amira con tutti i componenti la Giunta Esecutiva, alla presenza di tutti i soci nazionali e i maîtres delle delegazioni estere. Alla mattutina relazione del Presidente Beltrami seguiranno gli altri lavori all’ordine del giorno che vedranno la loro conclusione nel pomeriggio. Nel corso di questa giornata un importante contributo di sostegno all’Accoglienza, come già avvenuto nel giorno precedente con l’assistenza logistica ai convenuti al congresso da altre località italiane ed estere, sarà offerto agli amici soci della sezione ischitana dalla sezione Napoli del sodalizio, che per meglio far conoscere e proporre le eccellenze campane porterà in loco anche 15 aziende del mondo dell’enogastronomia di eccellenza che faranno degustare agli ospiti le loro specialità, rendendosi ancora una volta protagonisti del contributo di Accoglienza, con il suo fiduciario e vice fiduciario, rispettivamente Giuseppe Fraia e Dario Duro, insieme a tutto il direttivo locale con il segretario Raffaele Cuccurullo e in primis Mario Golia, Vincenzo Minervino, Antonio Faracca, Egidio Fiorani, Gianfranco Martella e Salvatore Iorio, reduci da grandi apprezzamenti ricevuti dalla FIC e dagli organizzatori di Gustus, dove hanno offerto la loro professionalità nell’appena conclusosi congresso nazionale dei cuochi a Napoli. Oltre a Beltrami, Trapanese e Giovan Giuseppe Trani addetto P.R. per la sezione di Ischia e gli altri soci della sezione AMIRA Ischia, saranno presenti all’hotel Sorriso, il Gran Maestro della Ristorazione Giovannangelo Pappagallo in veste di cerimoniere, il senatore ischitano Domenico De Siano, la professoressa Maria Salette Longobardo dirigente scolastico dell’I.S.ITN “F. Caracciolo” di Procida, il prof. Mario Sironi dell’I.P.S. ”V Telese” d’Ischia, il vicepresidente A.S.S.O.N.A.T. Eugenio Michelino, il giornalista enogastronomo Lucio Umberto Amore, i sindaci di Procida, di Forio e di Ischia rispettivamente Raimondo Ambrosino, Francesco del Deo e Vincenzo Ferrandino. A tutto il resto ci penserà la nostra bella isola d’Ischia con il suo mare con sfumature turchesi e blu cobalto, l’isola che nonostante tutto si può continuare a definire come sempre l’”isola verde”, l’isola del buon vino e del famoso “coniglio di Fossa” tipicità unica di animale che nasce e cresce spontaneamente nei boschi ischitani, l’isola che con le sue miracolose acque e fanghi all’argilla, dona benessere e bellezza , che i congressisti avranno a disposizione nel loro stesso albergo, che anche in questo campo rappresenta l’elite dell’accoglienza, oltre che per i tanti curati servizi che offre. Insomma si è cercato di studiare e programmare il tutto per questo congresso, in modo che i partecipanti possano tornare poi a casa con il ricordo del più bel evento vissuto o almeno di uno dei più belli.
Giuseppe De Girolamo