C’è un’antica scuola di vita che, mentre la modernità corre, resta ferma nei suoi valori e nella sua essenza: il cammino dello scoutismo. Ieri mattina, 6 dicembre, l’Istituto Marcellino Corradini di Palermo è stato teatro di un’iniziativa dal sapore antico eppure straordinariamente attuale: Scout per un mondo migliore.
Guidati dal giornalista e scout di lungo corso Davide Romano, gli studenti dell’istituto hanno avuto l’occasione di entrare nel cuore di un’esperienza educativa che sfida l’individualismo contemporaneo con l’arma più potente che si possa immaginare: la comunità.
Romano ha raccontato ai giovani l’eredità di un movimento che, nato sui prati inglesi di Brownsea Island nel 1907, ha saputo crescere e fiorire fino a diventare un faro per milioni di ragazzi in tutto il mondo. Al suo fianco, gli straordinari capi educatori del Cngei di Palermo hanno tradotto quelle parole in azioni, coinvolgendo gli studenti in laboratori interattivi e attività pratiche che incarnano il motto del fondatore Robert Baden-Powell: impara facendo.
Si respirava un’atmosfera diversa nel grande auditorium della scuola. Non era il solito tran tran scolastico, ma un risveglio delle coscienze, una scoperta di ciò che si può essere, insieme, per costruire un mondo migliore. I ragazzi non ascoltavano distrattamente, ma partecipavano. Si mettevano in gioco, testimoni involontari di quanto lo scoutismo sia ancora una scuola di cittadinanza, forse l’unica capace di parlare al cuore e non solo alla mente.
“La giornata di oggi non è una lezione, ma una scintilla” – ha spiegato Romano ai ragazzi, con la calma di chi sa che il cambiamento richiede tempo ma può iniziare in un istante. “Lo scautismo non è un passatempo. È un impegno, una sfida quotidiana a migliorarsi e a migliorare il mondo intorno a noi. Inizia con piccoli gesti: un sorriso, una mano tesa, il rispetto per il prossimo e per l’ambiente.”
A dare forza all’iniziativa anche suor Anna Oliveri, direttrice dell’Istituto, che con calore ha commentato: “Questi valori sono il cuore della nostra missione educativa. Vogliamo che i nostri studenti non solo apprendano nozioni, ma crescano come cittadini consapevoli, pronti a fare la loro parte nel mondo.”
Non è mancata la riflessione sul contesto più ampio. In un’epoca in cui le grandi idee sembrano smarrite e i valori ridotti a slogan, lo scoutismo si pone come un baluardo di concretezza, ricordandoci che la vera rivoluzione non sta nei grandi gesti, ma nei piccoli passi che portano lontano.
Alla fine della mattinata, tra sorrisi e occhi che brillavano di nuova consapevolezza, il messaggio era chiaro: anche nella Palermo di oggi, tra le mille difficoltà di una società che sembra aver perso la bussola, c’è spazio per una generazione pronta a costruire un mondo migliore. Basta accendere quella scintilla. E ieri, all’Istituto Marcellino Corradini, quella scintilla si è accesa.