Il racconto del disastro di Marcinelle per conservare la memoria di un frammento d’Italia dimenticato. Giovedì 24 ottobre, alle 21.15, il circolo Acli di San Giovanni Valdarno ospiterà la presentazione della riedizione del libro “Per un sacco di carbone. Ieri e oggi” a cura di Maria Laura Franciosi che ripercorre una delle maggiori disgrazie sui luoghi di lavoro dove, nel 1956, persero la vita ben centotrentasei minatori italiani che erano emigrati in Belgio alla ricerca di fortuna. L’incontro, organizzato dalle Acli di Arezzo e dalla Federazione Internazionale delle Acli con il patrocinio del Comune di San Giovanni Valdarno, è a partecipazione libera e proporrà un’occasione di riflessione alla vigilia del congresso provinciale delle stesse Acli fissato per sabato 26 ottobre.
La serata, introdotta da Luigi Scatizzi (presidente provinciale delle Acli) e conclusa da Matteo Bracciali (vicepresidente della Federazione Internazionale delle Acli), entrerà nel vivo dell’argomento con le parole di Toni Ricciardi (parlamentare e storico delle migrazioni e delle catastrofi dell’Università di Ginevra). La vicenda del disastro di Marcinelle sarà invece ripercorsa direttamente dalla giornalista e scrittrice Franciosi che, forte di una lunga esperienza nel Servizio Esteri dell’Ansa, è tra i riferimenti nella comunicazione su temi europei e internazionali. Edito da Edizioni San Paolo, il suo libro “Per un sacco di carbone. Ieri e oggi” racconta dell’incidente dell’8 agosto 1956 alla miniera Bois du Cazier, a Marcinelle, dove morirono ben duecentosessantadue persone in una tragedia che contribuì ad accendere i riflettori sulle problematiche della sicurezza e sulle condizioni di vita e lavoro dei minatori. A distanza di molti anni, la scrittrice ha intervistato i sopravvissuti, le loro famiglie e anche tanti minatori emigrati in seguito all’accordo uomo-carbone con l’Italia, confezionando un volume prezioso che parla di miniere e lavoro ma anche di sacrificio, amore, integrazione, razzismo, malattia, speranze, passato e presente. «Le tematiche narrate in questo libro - commenta Bracciali, - sono di stretta attualità alla luce delle tante morte bianche che si sono verificate anche negli ultimi giorni. La vicenda di Marcinelle si intreccia a più riprese con la storia delle Acli che, prima e dopo la tragedia, da oltre ottant’anni sono state sempre al fianco degli italiani emigrati, sostenendoli in ogni aspetto della vita professionale e quotidiana».