Erano presenti all’evento il Rettore del Santuario in carica, padre Carmelo Gagliardi, ofmcap, e il futuro Rettore, padre Massimo Poppiti, ofmcap. Quest’ultimo ha introdotto gli interventi con un canto francescano, dopo i saluti istituzionali dell’Assessore alla Cultura, Prof.ssa Lucilla Polito, e del Presidente della Pro Loco Eboli e della Consulta della Cultura di Eboli, dott. avv. Enrico a Tortolani. Presenti alla serata anche il giornalista Raffaele Agresti, che ha curato la parte pubblicistica (Ufficio Stampa Grandi Eventi), e il professore Pasquale Ciao, che ha immortalato alcuni momenti.
Secondo le parole del
coordinatore della festa, dott. Paolo Di Benedetto, l’interno del
Santuario si prestava ad essere la cornice adatta per l’evento
poiché, in particolar modo, la volta dell’abside è decorata con
un mosaico che, quasi come i medievali “biblia pauperum”,
rappresenta le immagini del martirio dei Santi Cosma e Damiano (a
destra) e dell’edificazione del Santuario con i massi derivanti
dalle macerie del bombardamento del 1943 (a sinistra). Nella serata,
fede, devozione, tradizioni e storia si sono intrecciate per ridare
vita ad un passato vissuto da molti fedeli accorsi dopo la Santa
Messa a partecipare all’evento. L'obiettivo, come ci tiene a
sottolineare il coordinatore, è stato quello di tornare a riflettere
sulle origini del Santuario e sulla devozione degli Ebolitani che,
quale simbolo identitario e memoriale di un popolo, hanno
ardentemente voluto edificare dopo gli orrori della guerra, per poter
tramandare ai giovani le tradizioni e la storia del nostro territorio
e far rinascere in loro il senso della fede e di appartenenza ad una
comunità. La serata si è svolta con la presentazione e la
discussione di due volumi: in primis, il volume di Filomena Sessa,
“In ogni pietra un sogno. Il Tempio costruito dalla fede di un
popolo”, e il volume edito da Peppe Barra (e Vitina Paesano), “Il
culto dei Santi taumaturghi Cosma e Damiano in Eboli”; il primo
incentrato sulle testimonianze orali e storiche di quanti hanno
vissuto e “fatto” la costruzione del Santuario, nelle sue varie
fasi, e la sinergia che gli Ebolitani tra gli anni ‘50-‘59 hanno
profuso, e dunque uno scrigno di emozioni e vite vissute all’epoca;
il secondo di taglio documentario e storiografico (su cui ha discusso
il dott. Michele Cicatelli), che costituisce una base storica per
quanti vogliano conoscere le vicende relative al Santuario stesso. Vi
sono stati anche interventi da parte dell’audience, come quello di
Mena Ciccarone, che ha portato l’attenzione sulla testimonianza di
chi ha vissuto in prima persona il periodo della costruzione del
Santuario, regalando a tutti un pezzo di storia che custodisce nel
suo cuore.
Primo appuntamento culturale, questo, per poter porre
di nuovo le basi di un discorso che unisce la fede, la devozione
popolare, le tradizioni locali che soltanto la storia e la
testimonianza storica possono rendere vivo.
La speranza è che, in futuro, attorno ai Santi Medici Cosma e Damiano, si possa dare vita ad altre iniziative culturali, in modo che il Santuario possa diventare un centro di irradiazione di tutta la comunità e possa consegnare ai posteri il tesoro e il patrimonio storico di una parte importante della nostra bella Città. Prossimo appuntamento culturale sarà il Primo Convegno sui Santi Medici, che si terrà domenica 22 settembre, alle ore 16.00, presso il Convento di San Pietro Alli Marmi, a cui i cittadini sono tutti invitati a partecipare. I dettagli saranno pubblicati nei prossimi giorni.