Dopo aver esplorato l'anima, il corpo e la nostra pelle, è ora tempo di rivolgere la nostra attenzione alle ossa. Le ossa non solo rappresentano la struttura fondamentale del nostro essere, ma sono anche un potente simbolo della nostra vulnerabilità e mortalità.
Un giorno, infatti, di noi non resterà nulla se non le nostre ossa, che lentamente si trasformeranno in polvere. Le ossa saranno il nostro lascito al tempo, il museo transitorio della nostra esistenza. Saranno gli ultimi testimoni della nostra vita, portando con loro le tracce del nostro cammino: le piccole fratture che narrano di incidenti e cadute, la postura che ha curvato questo o quell'osso, le abitudini alimentari che le hanno rinforzate o indebolite.
Le poesie hanno il potere di connettere stati emotivi e condizioni umane, scavando all'interno dell'anatomia per cogliere il riverbero interiore legato al corpo anatomico.
Le ossa saranno l'unico patrimonio tangibile che lasciamo nel mondo, il nostro testamentario silenzioso. In esse sono racchiuse le storie della nostra vita, le cicatrici delle nostre esperienze, la memoria del nostro passaggio sulla terra.
Invitiamo i poeti a esplorare questo tema. Inviateci la vostra poesia, massimo 28 versi, all'indirizzo e-mail animeconvista@gmail.com
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