A seguito dell’intervento del Nuovo Sindacato Carabinieri dello scorso 12 giugno in merito alla disposizione che abroga l’utilizzo della GUS nelle cerimonie matrimoniali e al previsto uso della GUCe, il Comando Generale dell’Arma ha concesso un’ulteriore proroga al 1 gennaio del 2025, come proposto dalla stessa APCSM.
A darne notizia sono i segretari nazionali della sigla Irene Carpanese e Santino Piazza insieme al segretario generale provinciale di Agrigento Filippo Zisa che, pur esprimendo soddisfazione per l’accoglimento della proposta, chiedono il ripristino della precedente modalità di vestizione: ovvero, la possibilità di indossare la GUS nel giorno del matrimonio.
“Tuttavia, a seguito del confronto con le nostre articolazioni periferiche e con gli iscritti sul territorio – spiegano i segretari – si intende rappresentare alcune considerazioni rilevanti sulla questione, avanzando ulteriori e opportune richieste di intervento all’Ufficio Relazioni Sindacali del Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri”.
“La GUS viene fornita alla Scuola Allievi, senza oneri, a ogni carabiniere – precisano – la GUCe è invece una divisa che non viene data dall’Amministrazione e pertanto il carabiniere che la desidera deve necessariamente procurarsela a sue spese”.
La divisa può essere confezionata soltanto dai negozi sartoriali autorizzati alla produzione e alla vendita di articoli militari.
Si tratta di negozi che fanno parte di un settore di nicchia, che annovera pochissimi esercizi commerciali a livello nazionale: quelli esistenti, sono incentrati soprattutto nelle città di Roma e Napoli e comunque in luoghi in cui il business di tali attività commerciali è ovviamente conveniente, ovvero nelle realtà dove sono collocate le strutture addestrative dell’Arma, e in particolare insistono le strutture per la formazione di ufficiali, categoria che di prassi acquista la divisa GUCe.
“Alla luce di simili considerazioni – affermano Irene Carpanese, Santino Piazza e Filippo Zisa – è evidente che anche la produzione di quella divisa, in termini di prove d’abito, diventa logisticamente ed economicamente gravosa per un carabiniere di qualsiasi parte d’Italia: l’onere economico a carico di ciascuno infatti, non riguarda il mero acquisto della divisa come prodotto finito, ma anche tutte le spese di contorno e funzionali all’acquisto della stessa, come i viaggi per recarsi al negozio per le misure iniziali e gli spostamenti per le varie prove d’abito, che diventano particolarmente assidue ed attente se si tratta di un abito da matrimonio”.
Pertanto, il movimento di carabinieri e di denaro per un singolo matrimonio è davvero enorme, a discapito dei militari e delle loro famiglie, non di certo per i pochi negozi autorizzati alla produzione delle GUCe.
Poiché la nuova pubblicazione R-11 prevede per i carabinieri invitati - picchetto d’onore- l’utilizzo della stessa divisa indossata dallo sposo, ecco che lo stesso discorso sopra esposto per quest’ultimo si applica senza indugio anche agli altri carabinieri che, per una lodevole scelta propria dello sposo, si vedono costretti a sostenere le stesse spese e le stesse dinamiche logistiche di viaggi e prove d’abito in giro per l’Italia che sostiene, appunto, lo sposo.
“Tra l’altro – osservano ancora gli esponenti di NSC - perché l’Amministrazione dovrebbe voler sopportare essa stessa un dispendio immane di soldi per la produzione di migliaia di GUS da distribuire ad altrettante migliaia di nuovi allievi carabinieri ogni anno, se poi, oltre alla singola unica occasione del Giuramento, questa uniforme di pregio istituzionale e sociale viene inscatolata e dimenticata?”.
Oltre agli aspetti logistici ed economici che coinvolgono anche le famiglie, il sindacato si sofferma sul risvolto morale e sociale che caratterizza il drastico cambio di direzione, “che – si legge in una nota di NSC – cela sicuramente motivazioni importanti ancora non chiaramente esposte, generando al contempo effetti altrettanto importanti che sono invece palesi e percepiti dalla società: tra i colleghi prossimi al matrimonio è palpabile il senso di insoddisfazione, confusione e persino disaffezione verso l’Arma dei Carabinieri che, perennemente innalzata nella visibilità da peculiarità storiche e tradizionali quali appunto la GUS, oggi arretra a un livello di immagine che la rende non più tradizionalmente identificabile e riconoscibile”.
Secondo NSC, con l’utilizzo della GUCe, il carabiniere, sposo o invitato, diventa anonimo e si uniforma a tutti gli altri rispettabilissimi partecipanti alla cerimonia, con un abito che non rende il giusto riconoscimento al militare, dal quale è anzi distolta l’attenzione.
Sulla scorta di tutto ciò, si potrebbero avanzare svariate proposte di tamponamento della situazione, poco apprezzata dalla collettività: per esempio la possibilità, concessa allo sposo, di indossare almeno la divisa ordinaria e la GUS al picchetto d’onore con lo sposo in GUCe.
Si tratta di iniziative che rimarrebbero comunque insignificanti e non rivendicherebbero opportunamente le osservazioni materiali sopra esposte e gli ideali morali e istituzionali di carabinieri, congiunti e società.
“Ecco perché la richiesta del Nuovo Sindacato Carabinieri, avanzata con una nota diretta al Comando Generale, è quella di valutare l’annullamento della disposizione trascritta nella circolare n. 733/281-7-2008 Add. e Reg. del C.G. e seguenti – concludono – e nella nuova Pubblicazione R-11, congiuntamente al ripristino delle precedenti modalità di vestizione nell’ambito dei matrimoni dei carabinieri, che devono vestire la GUS con il dovuto rispetto e decoro e pur sempre a fronte della prevista autorizzazione dell’Amministrazione”
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Matrimoni in GUS, il Comando Generale dell’Arma accoglie parzialmente la richiesta del Nuovo Sindacato Carabinieri: sì alla proroga fino al prossimo 1 gennaio
Ma la sigla chiede l’annullamento della disposizione che ne vieta l'utilizzo. A darne notizia sono i segretari nazionali della sigla Irene Carpanese e Santino Piazza insieme al segretario generale provinciale di Agrigento Filippo Zisa
Irene Carpanese Santino Piazza Filippo Zisa Nuovo Sindacato Carabinieri GUS GUCe
Pubblicato in data 08-07-2024 | hits (571) | da: Marianna La Barbera
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