Un concorso creativo rivolto alle scuole per i vent’anni di Arezzo Casa. L’anniversario dell’ente pubblico sarà scandito da un ciclo di iniziative volte a promuovere occasioni di incontro, riflessione e dibattito aperte a tutta la cittadinanza per approfondire i temi dell’abitare tra presente e futuro, con il primo progetto che è stato rivolto proprio alle giovani generazioni. L’intenzione è di coinvolgere gli alunni delle scuole di diverso grado dell’intera provincia per valorizzare e condividere il loro sguardo sul “diritto alla casa” attraverso la creazione di opere finalizzate a stimolare un pensiero critico sulla centralità di questo argomento nella vita di persone di ogni età.
Le scuole primarie sono state invitate a mettersi alla prova in un concorso di disegno a mano libera e con ogni tecnica sull’ambito “La casa che vorrei”, mentre “Regalaci un pensiero” è il titolo del concorso di scrittura rivolto alle scuole secondarie di primo grado. Intere classi o singoli studenti potranno poi scegliere come declinare ulteriormente il loro lavoro tra due distinti sottotemi: “Abitare in una Casa Ideale, dentro un Quartiere Ideale” o “Io vivo in una Casa Popolare: cosa manca e cosa vorrei farla diventare”. Gli elaborati dovranno essere completati entro giovedì 23 maggio, poi una giuria individuerà i migliori in termini di qualità e di attinenza all’argomento che verranno annunciati sul sito web di Arezzo Casa. La conclusione di questo percorso è prevista in occasione del festival “AC20 - Il futuro dell’abitare” che, in programma da lunedì 23 a domenica 29 settembre, proporrà eventi tra la città di Arezzo e le quattro vallate, con dibattiti, incontri con specialisti internazionali del settore, mostre, letteratura, laboratori creativi e attività sportive. In questa occasione verranno premiate le prime tre opere classificate delle scuole primarie e delle scuole secondarie di primo grado del Comune di Arezzo e di ciascuna vallata, ma tutti gli elaborati saranno contestualmente esposti in una mostra per valorizzare il contributo di ogni bambino e di ogni ragazzo. «Il futuro di una città o di un quartiere dipende dalle giovani generazioni - commenta Fabrizio Raffaelli, direttore di Arezzo Casa. - Gli studenti di oggi saranno i cittadini di domani e, partendo da questa consapevolezza, abbiamo scelto di avviare il percorso dei nostri vent’anni insieme a loro. Vogliamo, infatti, riportare al centro dell’attenzione il tema della casa e riuscire a immaginare un Paese dove, un giorno, il diritto alla casa per tutti non sia un’utopia: nessuno può parlare di sogni, aspettative e bisogni meglio dei giovani, dunque ci sembrava doveroso renderli veri protagonisti del nostro festival dedicato al futuro dell’abitare».