L’esperienza dell’Istituto di Agazzi nei servizi residenziali per persone con disabilità verrà condivisa al convegno nazionale “Noi, non loro”. L’evento, organizzato dal Servizio Nazionale per la Pastorale delle Persone con Disabilità della CEI, è in programma da venerdì 19 a domenica 21 aprile a Napoli e proporrà un’occasione di confronto tra personalità del mondo accademico, sanitario, ecclesiale e istituzionale da tutta la penisola. Tra i relatori rientrerà anche il dottor Fabrizio Giorgeschi, psicologo dirigente dell’Unità Diurna per Disabilità Intellettive dell’Istituto di Agazzi, che è stato invitato tra gli esperti della sessione tematica “Servizi residenziali e per l’abitare” e che condividerà metodi di intervento e buone pratiche condotte dalla struttura alle porte di Arezzo.
Il convegno, ospitato dai locali dell’Università “Federico II” di Scampia, ambisce a proporre una riflessione integrata sul Progetto di Vita delle persone con disabilità, andando ad approfondire le tematiche legate alle dimensioni sociali, abitative, sportive, lavorative e aggregative nelle diverse fasi dall’età evolutiva all’anzianità. Il dottor Giorgeschi presenterà il modello applicato dall’Istituto di Agazzi che, tramite i servizi di Start e Futurabile, rivolge il proprio operato a persone in età evolutiva e adulta con disturbi del neurosviluppo per garantire il fondamentale diritto a una vita di qualità, partecipata e inclusa nella comunità, con il maggior livello di autonomia e autodeterminazione possibile. Questa finalità viene perseguita attraverso una filiera di sostegni e servizi che va dalle Residenze Sanitarie alle Comunità Alloggio Protette e agli Appartamenti per il Dopo e Durante Noi, con esperienze arricchite anche da proposte abilitative in Centro Diurni e, a breve, anche da servizi di Educativa Domiciliare Territoriale per la creazione di progetti personalizzati basati su desideri e bisogni di ogni persona. I Progetti di Vita sono finalizzati a concretizzare percorsi di non istituzionalizzazione e di deistituzionalizzazione e contrasto a ogni forma di isolamento, con l’obiettivo di far crescere competenze e abilità nel gestire la vita domestica, lavorativa, relazionale e comunitaria, oltre a garantire adeguati livelli di benessere psico-fisico. «Il tema dell’abitare e dell’housing - spiega il dottor Giorgeschi, - è un tema esistenziale centrale per ogni persona con disabilità e deve essere accompagnato da un Progetto di Vita che preveda la fuoriuscita dal nucleo abitativo finalizzata alla partecipazione quotidiana ad attività sociali, lavorative, di tempo libero e terapeutiche consone a desideri e bisogni di salute degli individui affinché un abitare più a misura di uomo non si trasformi in una forma più edulcorata di istituzionalizzazione. Un ringraziamento a suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio Nazionale per la Pastorale delle Persone con Disabilità della CEI, per l’invito e per l’opportunità di contribuire a un convegno nazionale che offrirà una privilegiata occasione di condivisione, confronto e aggiornamento».