Trattamento malformazione seno
Trattamento malformazione seno | Dott. Vincenzo Galante a Roma
Il problema delle anomalie mammarie si elimina rimodellando, con l'intervento di mastopessi, la ghiandola mammaria del seno anomalo. Se necessario, per ottenere un risultato più naturale si può anche ricorrere alla mastoplastica additiva.
Le diverse anomalie
E' importante distinguere tra minime differenze di forma e dimensione, da considerare fisiologiche, e casi invece più gravi e accentuati, che richiedono di essere affrontati chirurgicamente. A seconda del singolo caso, si può decidere di praticare una mastoplastica additiva, aumentando la dimensione del seno più piccolo, o al contrario di intervenire sul seno più grande, ricorrendo quindi alla mastoplastica riduttiva. In ogni caso, il risultato sarà una situazione simmetrica e dall'effetto naturale.Trattamento malformazione seno Le anomalie più frequenti
Fra le anomalie più frequenti vi è il capezzolo introflesso. La causa è da ricercare nella lunghezza dei dotti galattofori: quando questi tubicini sono troppo corti hanno l'effetto di trattenerlo all'i nterno. La soluzione è chirurgica e molto semplice: in anestesia locale si tagliano i dotti e il problema scompare immediatamente, con la sola, inevitabile conseguenza di impedire l'allattamento.
Un'altra malformazione di facile soluzione è la politelia, cioè la presenza di capezzoli in più, i cosiddetti capezzoli soprannumerari. Anche in questo caso, basta l'anestesia locale per eliminarli chirurgicamente, proprio come si farebbe con un neo sgradevole.
Mastopessi
Per mastopessia in campo medico, si intende un procedimento chirurgico di formazione ricostruttiva, utilizzato per sollevare le mammelle.
La mastopessi (chiamata anche lifting seno) è un intervento di chirurgia estetica per correggere la ptosi del seno. Serve a sollevare il seno cadente e svuotato, migliorandone la forma, correggendo gli inestetismi causati da gravidanza, allattamento, dimagrimenti ed invecchiamento. Il rimodellamento del seno con questo intervento punta al massimo controllo della forma, consentendo al seno di riacquistare un aspetto pieno e sodo e di conseguenza apparire anche più grande.
Le indicazioni
E’ un intervento indicato per le donne che presentano un seno sceso con perdita di tonicità dei tessuti mammari e della pelle soprattutto a seguito di gravidanze, forti dimagrimenti o del semplice trascorrere del tempo.
La visita
Viene valutata l’entità della ptosi mammaria, ovvero della discesa del seno, il grado di svuotamento, la consistenza della pelle e dei tessuti residui. In base a ciò si stabilisce la necessità o meno di una protesi, la risalita del complesso areola-capezzolo, e il tipo di cicatrici per rimuovere la pelle in eccesso.
La visita è inoltre fondamentale per illustrare alla paziente tutte le fasi dell’intervento, i comportamenti che dovrà osservare nelle fasi immediatamente successive all’intervento, e assolutamente non meno importante il tipo di risultato che si potrà ottenere.
Protesi
Sono disponibili differenti tipi di protesi che possono soddisfare i desideri dei pazienti e soprattutto garantire risultati naturali e duraturi, con elevatissimi standard di sicurezza.
Sono riempite con un gel coesivo preformato di ultima generazione che anche nella remota ipotesi di rottura mantiene la sua forma senza rischio di disseminazione nei tessuti circostanti.
Forma
- Tonde: garantiscono un riempimento volumetrico omogeneo su tutta la mammella esaltando la definizione del seno a livello del decolte?
- Anatomica: riproducono un seno estremamente naturale esaltando la rotondita? del polo inferiore delle mammelle.
Superficie
- Testurizzata: garantisce morbidezza e una perfetta stabilita? della protesi prevenendo eventuali rotazioni e dislocazioni.
- Poliuretano: riduce il rischio di contrattura capsulare, assicurando la massima adesione della protesi ai tessuti circostanti.
Posizionamento
- Sottoghiandolare: protesi posizionata sotto la ghiandola e sopra il muscolo grande pettorale, ideale per le pazienti che hanno ghiandola ben rappresentata.
- Dual plane: protesi posizionata nella sua meta? superiore sotto il muscolo grande pettorale e nella sua meta? inferiore sotto la ghiandola, consigliata nelle pazienti particolarmente magre.
Il problema si elimina rimodellando, con l'intervento di mastopessi, la ghiandola mammaria del seno anomalo. Se necessario, per ottenere un risultato più naturale si può anche ricorrere alla mastoplastica additiva.
La mastoplastica additiva, volgarmente chiamato anche ingrandimento del seno, rappresenta uno degli interventi chirurgici più richiesti nel campo della chirurgia plastica. Questa procedura estetica è particolarmente richiesta, soprattutto da parte delle donne, e si posiziona tra le prime scelte insieme alla liposuzione, contribuendo così a soddisfare le esigenze estetiche di molte persone, in particolare delle adolescenti.
L'ingrandimento del seno attraverso la mastoplastica additiva non è soltanto un intervento finalizzato a aumentare le dimensioni del seno, ma anche a enfatizzarne le forme, creando un risultato esteticamente armonioso. Durante il consulto preoperatorio, viene dedicata particolare attenzione alla selezione accurata di protesi mammarie, adattate alle specifiche dimensioni del torace e del seno della paziente.
Questa procedura chirurgica offre non solo un miglioramento delle dimensioni del seno, ma anche la possibilità di raggiungere un risultato naturale e proporzionato al resto della figura. Le donne che considerano la mastoplastica additiva spesso desiderano non solo un cambiamento nelle dimensioni, ma anche un miglioramento nella forma e nell'aspetto complessivo del seno.
L’intervento chirurgico di mastoplastica si rivela necessario in alcuni casi per la correzione di un'asimmetria mammaria, un problema che può interessare la forma, la grandezza dei seni o la posizione dei capezzoli. Questa discrepanza, se particolarmente evidente, può generare notevoli impatti psicologici.
Gli interventi mirano a restituire al seno un aspetto naturale e proporzionato, affrontando le specifiche caratteristiche dell'asimmetria mammaria della paziente. In caso di differenze di volumi, dove un seno risulta più grande dell'altro, l'approccio chirurgico prevede l'inserimento di un impianto mammario. Questo impianto non solo contribuisce a correggere l'asimmetria, conferendo al seno una nuova rotondità simmetrica, ma migliora anche l'armonia complessiva della figura.
Le indicazioni
Questo tipo di intervento è indicato per le donne che presentano
- un seno piccolo
- un seno svuotato
- un seno lievemente rilassato
- che desiderano semplicemente un seno più appariscente
- asimmetrie del seno/asimmetria mammaria
Fonte notizia
www.vincenzogalante.it