Un percorso di formazione per valutare e per sostenere il Progetto di Vita delle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo. A promuoverlo è l’Istituto “Madre della Divina Provvidenza” dei Padri Passionisti di Agazzi che, a partire da lunedì 16 ottobre, sarà sede di un innovativo corso rivolto a educatori, infermieri, operatori socio-sanitari e coordinatori dove verranno approfonditi e sviluppati i concetti contenuti nella Legge Quadro per la Disabilità. Le cinque lezioni in programma, tenute da medici e psicologi specializzati in ambito di riabilitazione e integrazione sociale, favoriranno la condivisione di buone pratiche e di esperienze orientate all’affermazione dei diritti e della qualità della vita per gli utenti dei servizi residenziali e diurni del centro Start dello stesso Istituto di Agazzi.
Tra i temi centrali della formazione rientrerà il Progetto di Vita che, strutturato dal personale sanitario insieme ai pazienti e alle famiglie, prevede la centralità della persona per perseguire autodeterminazione, inclusione e protagonismo nel rispetto di aspettative e desideri. Un particolare focus sarà poi orientato alla presentazione dei nuovi paradigmi culturali internazionali e dell’ICF, Manuale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sul funzionamento delle persone con disabilità in un’ottica bio-psico-sociale, arrivando infine alla valorizzazione delle strategie comportamentali di maggior efficacia degli ultimi decenni. Tra queste rientra l’ABA - Analisi Applicata del Comportamento utilizzata anche dai servizi dell’Istituto di Agazzi per il potenziamento e la crescita di comportamenti significativi per il funzionamento intellettivo e adattivo delle persone con disturbi dei neurosviluppo. «Questo corso - spiega il dottor Fabrizio Giorgeschi, psicologo e analista del comportamento, - ambisce a promuovere una formazione e un aggiornamento continui degli operatori dei servizi di Start dell’Istituto di Agazzi, con un confronto di strategie e strumenti per l’esigibilità dei principi sanciti nella Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti delle Persone con Disabilità. L’obiettivo è di garantire il fondamentale diritto a una vita di qualità, partecipata e inclusa nella comunità per perseguire il maggior livello di autonomia e autodeterminazione possibile delle persone con disabilità intellettive e disturbi dello spettro autistico».