Finale della terza edizione del Premio Nazionale “Serra – Campi Flegrei” promosso dal Teatro Serra col patrocinio del Comune di Napoli.
Lunedì 2 ottobre ore 20:30, appuntamento presso lo spazio culturale di Napoli – a Fuorigrotta in Via Diocleziano 316 – fondato nel 2016 da Pietro Tammaro e Mauro Palumbo.
Otto i finalisti, selezionati tra circa settanta partecipanti alle audizioni per le tre sezioni di concorso – Autrici/Autori, Attrici/Attori, Registe/Registi – valutati dalla Giuria composta da: Luca Delgado, Andrea De Goyzueta, Fabiana Fazio, Salvatore Felaco, Luisa Guarro, Pietro Iuliano, Vladimir Marino – che hanno attirarato professionisti provenienti dai maggiori teatri e dalle principali accademie del Paese.
La sera della Finale una prestigiosa Giuria Onoraria, decreterà il vincitore di ciascuna sezione, che si aggiudicherà un premio in denaro pari a 400 euro e, novità di quest’anno, assegnerà un Premio Speciale per tre repliche al Centro Culturale Artemia di Roma, gemellato con il teatro flegreo.
Accedono alla finale della Sezione Regia Angela Dionisia Severino e Francesco Domenico D’Auria per l’allestimento – in scena rispettivamente Federica Martina e Ilaria Romano – della Scena Prima del III atto dell’“Amleto” di W. Shakespeare nella traduzione di Anna Laura Messeri, docente del Teatro Stabile di Genova.
Accedono, invece, alla finale della Sezione Attori Salvatore Testa con il monologo “Liam” tratto da “Orphans” di Dannis Kelly e Ciro Viola con il testo “Giuda” di Rodrigo Garcia. Francesca Morgante parteciperà nella categoria Autori, con il brano “Lallallà”mentre, concorreranno come Attori e Autori al tempo stesso Maria Lomurno con “Salsa di soia”, Giuseppe Affinito con “Rubedo” e Francesco Rivieccio con “Rainbow”.
I finalisti
Angela Dionisia Severino
Attrice, trapezista, formatrice e ‘cuntista’ per tradizione familiare. Ha iniziato nei laboratori diretti da Raffaele Bruno e Davide Iodice con il quale ha conseguito anche il Master in Pedagogia Teatrale. Si è specializzate nella Commedia dell’Arte grazie al Laboratorio Internazionale Composizione Scenica diretto da Luca Gatta e alla Masterclass della Scuola Sperimentale dell’Attore di Pordenone, nell’arte del clown con Elena Cavaliere e nel ‘Cunto’ con Fioravante Rea. In seguito ha studiato con Mimmo Borrelli e lavorato in produzioni di cinema e teatro di rilevanza nazionale con Mario Martone, Carlo Faiello ed in produzioni internazionali in Portogallo e Germania. Da oltre dieci anni affianca la scrittura, la regia e l’artigianato, alla recitazione. È laureata in Tecnologie Alimentari alla Federico II di Napoli.
Francesco Domenico D’Auria
Artista visivo, attore e performer, originario di Pompei. Dopo il diploma alla Scuola d’Arte Drammatica del Teatro Stabile dell’Umbria/C.U.T. di Perugia ha lavorato e studiato a lungo all’estero: nella compagnia multiculturale dell’Odin Theater di Oslo, all’Istituto Grotowski di Breslavia e all’Accademia d’Arte Drammatica di Cracovia in Polonia, con Nikolaj Karpov all’Università Russa delle Arti Teatrali di Mosca, con Mario Ferreroall’Accademia “Silvio d’Amico” e con Giorgio Barberio Corsetti. Specializzatosi in Design Multimediale e Interattivo all’Università della California di Los Angeles e alla “Sapienza” di Roma e in Pedagogia e Teatro all’Università “Suor Orsola Benincasa” di Napoli. Affianca l’esplorazione tecnologica e in campo teatrale, alla ricerca sull’interfaccia uomo-macchina in campo medico.
Salvatore Testa
Attore e autore si è formato alla Scuola del Teatro di Napoli diretta da Renato Carpentieri e al Nouveau Théâtre de Poche di Napoli diretta da Massimo De Matteo, Peppe Miale e Sergio Di Paola. In seguito, ha studiato Sceneggiatura e Regia alla Pigrecoemme di Napoli ed ha seguito corsi di scrittura con Daniel Pennac al Napoli Teatro Festival, alle Officine San Carlo di Vigliena con Giovanni Chianelli e al Teatro Nest di Francesco Di Leva. Istituzioni dalle quali è partito come attore, anche cinematografico e autore, arricchendo il suo percorso di collaborazioni con Antonello Cossia, Francesco Inglese, Antonio Centomani, Luciano Melchionna, Lorena Leone. È stato finalista Premio “Leo De Berardinis”, con l’opera originale “La Legge non ammette Serafini”.
Ciro Viola
Diplomato in Batteria e Percussioni Jazz al Conservatorio “Domenico Cimarosa” di Avellino, lavora prevalentemente come musicista, docente e formatore in ambito musicale, partecipando a numerosi progetti educativi nell’area Est di Napoli. Collabora con la Med Free Orkestra, un’orchestra multietnica romana, con cui ha partecipato a numerosi festival nazionali e internazionali, con il musicista Gianluca Capozzi e con il duo dei fratelli Brugnano, che coniugano musica e impegno sociale. Ha iniziato il suo percorso di attore, presso i laboratori teatrali del Teatro Serra.
Francesca Morgante
Laurea triennale in Lettere Moderne, studia canto lirico (soprano). Terminato il Laboratorio Permanente del Teatro Elicantropo ha seguito corsi e Master tra Napoli e Milano con Davide Iodice, Nadia Baldi, Serena Sinigaglia (Laboratorio Permanente ATIR, di Milano) arricchendo la sua formazione di studi sulla fonica con Vincenzo Quadarella, l’illuminotecnica con Cesare Accetta, la danza con Alessandra Fabbri e la ripresa del vivo con Alessandro D’Alatri e Marita D’Elia. Ha lavorato con Ruggiero Cappuccio, Enzo Moscato, Carlo Cerciello, Ernesto Estatico, Fabio di Gesto, Danilo Rovani, Roberto Del Gaudio. Migliore Attrice al Festival dei corti teatrali del Centro Teatro Spazio nel 2018, migliore attrice al Roma Fringe Festival nel 2021 e menzione speciale al Premio “Serra-Campi Flegrei” per il suo testo “Lido per mari unici” nel 2022.
Maria Lomurno
Diploma in pianoforte al Conservatorio "Egidio Romualdo Duni" di Matera e in Recitazione presso l’Accademia “Fondamenta” di Roma, dove si è trasferita dalla Puglia, ha studiato alla “Paolo Grassi” con Giulia Tollis e recitazione e scrittura scenica con il regista e attore Daniele Parisi. Monologhista per la rubrica Schegge Teatrali di Rai5, si è fatta le ossa nel teatro classico – “Edipo re” di Sofocle regia di Carmelo Sumerano, “Oreste” di Euripide regia di Giancarlo Sammartan – e in quello shakespeariano – “La commedia degli errori”regia di Graziano Piazza “Sogno di una notte d’estate” regia di Francesco Polizzi – prima di approdare alle sperimentazioni della compagnia giovane del Teatro del Vascello e della compagnia Attori e Tecnici del teatro Vittoria. Nel 2022 è stata finalista al premio Hystrio alla vocazione.
Giuseppe Affinito
Laurea in Filosofia e Storia tra Napoli, Bologna e Parigi, lavora fin da bambino nella compagnia teatrale di Enzo Moscato, arricchendo la propria formazione di importanti esperienze teatrali e cinematografiche. Nel 2022 presenta i suoi primi spettacoli come regista, autore e interprete: adatta “Pièce Noire” di Enzo Moscato, debutta al Campania Teatro Festival nella sezione ‘Osservatorio’ con l’opera prima “Rubedo”. Coprotagonista nel cortometraggio ‘Tempus Fugit’ di Angelo Serio con Isa Danieli; ha partecipato ai film “Mater natura” di Massimo Andrei e A “Il giovane favoloso” di Mario Martone. Nel 2018 è tra gli interpreti principali del film documentario “Pazzati. Sergio Piro e la rivoluzione basagliana in Campania” di Chiara Tarfano. Si è perfezionato con Michele Pagano e Davide Iodice.
Francesco Rivieccio
Attore, autore e regista, spazia dalla tradizione alla sperimentazione. In occasione del Napoli Teatro Festival Italia partecipa, come assistente alla regia, a spettacoli con Michele Placido, Fabrizio Arcuri, Ernesto Lama e la compagnia Gli Ipocriti di Ernesto Mahieux e Ferdinando Ceriani, con il quale allestisce la prima italiana del “Rejkiavik” di Juan Mayorga. È autore e regista di “LuXAnimae” con Marina Bruno e la partecipazione speciale di Dora Romano e di “Lo Scudo di Teia”, spettacolo storico patrocinato dalla Città di Amalfi. Collabora con Pasquale Scialò, Mario Aterrano, Gabriele Saurio e Luisa Amatucci, per i quali scrive il testo “’O Zingaro” che debutta al Festival Scenari Casamarciano diretto da Giulio Baffi. Collabora con la Tunnel Produzioni. Miglior attore nel 2018 al premio Antonio Allocca, nel 2022 è finalista al Premio Troisi e al Premio De Rege e cura i testi del progetto “Stabia Renatas” con Mariano Rigillo.
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