Il Comitato del Patrimonio Mondiale ha approvato la proposta di ampliamento della cosiddetta Buffer Zone (zona cuscinetto) del sito UNESCO 829 âAree Archeologiche di Pompei, Ercolano e Torre Annunziataâ, al termine di un iter durato circa 10 anni.
Dieci sono i Comuni coinvolti e gravitanti nel territorio della nuova Buffer Zone, che oggi raggiunge unâestensione complessiva di 17,26 kmq comprendente Portici, Ercolano, Torre del Greco, Torre Annunziata, Boscoreale, Boscotrecase, Terzigno Trecase, Pompei e Castellammare di Stabia a fronte degli originari 0,24 kmq che interessavano i soli Comuni di Pompei, Torre Annunziata ed Ercolano nel 1997.
La revisione della Buffer Zone consentirĂ di proseguire in modo ancor piĂš incisivo nellâazione avviata tra istituzioni e Comuni, finalizzata a promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio, nel pieno rispetto dellâEccezionale Valore Universale (OUV) del sito.?
La proposta approvata fu avanzata nel corso del 2021 e la sua formulazione nasce dal lavoro coordinato condotto dal Parco archeologico di Pompei e dal Parco archeologico di Ercolano, in sinergia con lâUfficio UNESCO del Ministero della Cultura. La nuova perimetrazione della zona cuscinetto tiene conto di una serie di richieste e suggerimenti avanzati da parte del Comitato del Patrimonio Mondiale, e nasce dal condiviso intendimento di potenziare le strategie di protezione del sito seriale e di ispirare a queste le attivitĂ di riqualificazione e rigenerazione dei territori circostanti. Centrale nella proposta presentata dal Ministero è stata la tutela del paesaggio e delle visuali da e sui siti archeologici, valori che sono stati ritenuti fondamentali per lo sviluppo culturale, sociale ed economico dellâarea.
Il territorio di riferimento è stato, nel frattempo, interessato da un piano strategico, elaborato dallâUnitĂ Grande Pompei (UGP) in condivisione con gli enti locali coinvolti e approvato nel 2018 dal suo Comitato di Gestione (che riunisce i Sindaci dei Comuni che oggi ricadono nella nuova Buffer Zone) i cui obiettivi sono il potenziamento dellâattrattivitĂ turistica dellâarea, il miglioramento dellâaccessibilitĂ ai siti della cultura, il recupero ambientale dei paesaggi degradati e compromessi e la riqualificazione urbana.
Per la realizzazione del piano strategico nel corso del 2022 è stato sottoscritto il Contratto Istituzionale di Sviluppo (CIS) âVesuvio-Pompei-Napoliâ che prevede lâimpiego, per la realizzazione di interventi giĂ programmati che trovano una cornice unitaria nella nuova Buffer Zone, il finanziamento di 20 progetti per un totale di 156 milioni di euro e di ulteriori 14 interventi, valutati ad alta prioritĂ dal Ministero della Cultura e direttamente finanziati per un totale di oltre 70 milioni di euro.
Allo stato attuale si sta procedendo alla redazione e allâaggiornamento del piano di gestione relativo al Sito UNESCO, orientato a una governance partecipata mediante intese con enti territoriali, partnership con soggetti privati, associazioni, fondazioni e imprese, coinvolgendo attivamente i cittadini che sono chiamati anchâessi alla protezione e alla valorizzazione dellâinestimabile patrimonio di questo luogo.
âLâapprovazione da parte dellâUNESCO dellâampliamento della zona cuscinetto Pompei-Ercolano-Torre Annunziata è un risultato importante e il raggiungimento di un obiettivo fondamentale nel percorso di continua valorizzazione, protezione e sviluppo sostenibile di un territorio ricco di straordinarie testimonianze storiche dal valore universale di sito Patrimonio dellâUmanitĂ - ha dichiarato il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano - Si tratta della conferma della lungimiranza del progetto che adesso riceve unâulteriore spinta alla realizzazione di quella grande area archeologica che supera i confini delle singole cittĂ per riunirle in un grande sito, unico nel suo genere. Il mio ringraziamento per il lavoro svolto va ai sindaci dei Comuni coinvolti, ai Direttori dei Parchi archeologici di Pompei ed Ercolano, Gabriel Zuchtriegel e Francesco Sirano, allâUfficio UNESCO del Ministero e a tutti coloro i quali si sono impegnati. Ora, grazie ai finanziamenti del âContratto Istituzionale di Sviluppo Vesuvio-Pompei-Napoliâ e agli ulteriori fondi messi a disposizione dal Ministero, è il momento di realizzare quei progetti che porteranno ulteriore linfa e crescita in tutta la zonaâ.
Per il Direttore Generale Musei, Massimo Osanna, âLa definizione della Buffer Zone di uno dei piĂš importanti siti archeologici del mondo rappresenta allo stesso tempo un successo e una sfida per il futuro non solo per Pompei, Ercolano e Oplontis, ma per lâintero sistema museale italiano. La Direzione generale Musei è impegnata nello sviluppo di modalitĂ di gestione sempre piĂš avanzate e coerenti con i valori riconosciuti dall'UNESCO che sono da tutelare e diffondere. Anche sulla base della mia personale esperienza sono certo che questo felice momento contribuirĂ a rafforzare nelle comunitĂ locali la consapevolezza dell'eccezionale ed unico valore culturale che pervade e unisce i territori abbracciati dalla Buffer Zoneâ.
âSiamo felicissimi di aver raggiunto questo successo, frutto di un lavoro di squadra per cui ringrazio il Ministero della Cultura, lâUnitĂ Grande Pompei e i colleghi di Ercolano â ha sottolineato il Direttore del Parco archeologico di Pompei, Gabriel Zuchtriegel - Con la nuova Buffer Zone la nostra visione della âGrande Pompeiâ, una rete di siti in cui nei prossimi anni investiremo piĂš di 230 milioni di euro, trova finalmente unâadeguata cornice istituzionale che vede riuniti intorno a un tavolo gli attori principali del territorio. Oggi abbiamo la possibilitĂ , grazie anche al digitale, di fare dei siti intorno a Pompei un grande parco diffuso che consente ai visitatori di scoprire un territorio ricco di cultura e tradizioni, ed è questa la nostra prioritĂ â.
âNon si può che esprimere soddisfazione per questa approvazione che appare come un netto miglioramento rispetto allâimpostazione ereditata dai tempi dellâiscrizione del sito a Patrimonio dellâUmanitĂ . - ha aggiunto il Direttore del Parco archeologico di Ercolano, Francesco Sirano. - La proposta discende dal desiderio di condividere e promuovere il comune riconoscimento del meraviglioso e unico rapporto che intercorre tra lâantica cittĂ di Ercolano, il territorio e le comunitĂ intorno, aprendo la prospettiva verso le ricchezze culturali e paesaggistiche ai piedi del vulcano che mappano la storia di questo luogo prima e dopo lâeruzione del 79 d.C. Mi pare di potere sperare che anche grazie a questa Buffer Zone si possa avanzare nel lavoro di coinvolgimento e consapevolezza che portiamo avanti anche grazie al piĂš che ventennale partenariato pubblico privato con la fondazione filantropica Packard Humanities institute: Ercolano antica non è unâisola nel mare del tempo passato e remoto, ma parte di un paesaggio vivente con molti strati di storia, di cultura, di vite e personalitĂ umane.â
âLâapprovazione della proposta di ampliamento della Buffer Zone testimonia il deciso impegno dello Stato e delle sue istituzioni per garantire non solo la tutela piĂš ampia del patrimonio archeologico dellâarea ma anche per promuovere lo sviluppo del suo tessuto sociale ed economico, in coerenza con le esigenze di conservazione e valorizzazione del sito UNESCO â ha affermato il Gen. B. Giovanni Capasso, Direttore della struttura di supporto attuazione e programmi - UnitĂ Grande Pompei - Tale decisione è destinata a consolidare ulteriormente la cooperazione tra Amministrazione centrale ed enti locali per il rilancio socio-economico e turistico dei territori della Buffer Zone. La realizzazione del piano strategico, le cui linee di indirizzo rappresentano un solido riferimento anche per le attivitĂ di programmazione e pianificazione dei singoli attori istituzionali, sarĂ adesso la grande sfida che saremo chiamati ad affrontare per il rilancio e la riqualificazione ambientale e urbanistica di tutto il territorio interessatoâ.