Brusciano Comune con Scalinata e Panchina della Legalità. (Scritto da Antonio Castaldo)
Alla Casa Comunale di Brusciano dal 19 luglio 2023 si accede percorrendo la “Scalinata della Legalità” come deciso dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco, Avv. Giacomo Romano, con Assessora alla Legalità, Cultura e Gentilezza, la giornalista Monica Cito e così promosso attraverso la comunicazione pubblica: «Per non dimenticare-31° Anniversario della strage di Via D’Amelio-Non li avete uccisi le loro idee continuano a camminare sulle nostre gambe». Approssimandosi all’entrata della Casa Comunale in Via Camillo Cucca a Brusciano si potrà leggere una frase di Paolo Borsellino, lungo le cinque alzate dei gradini che portano all’atrio dell’edificio pubblico: «La lotta alla mafia deve essere innanzitutto un movimento culturale /, che abitui tutti a sentire la bellezza del fresco profumo di libertà / che si oppone al puzzo del compromesso morale, dell’indifferenza /della contiguità e quindi della complicità. - Brusciano 19 Luglio 2023».
La sobria cerimonia presso la “Panchina della Legalità” recante la frase di Borsellino “Se la gioventù le negherà il consenso, anche la mafia svanirà come un incubo” ed i nomi dei caduti della Strage di Via D’Amelio, dove abitava la madre del giudice: Paolo Borsellino, Agostino Catalano, Vincenzo Fabio, Claudio Traina Li Muli, Emanuela Loi, Walter Eddie. Ci sono stati due brevi interventi, introduttivo del Vice Sindaco, Avv. Salvatore Travaglino e conclusivo del Sindaco, Avv. Giacomo Romano. Poi subito dopo sono state palesate le parole del Giudice Paolo Borsellino che da oggi accompagneranno l’ingresso di ogni cittadino nel Comune di Brusciano della Città Metropolitana di Napoli, come nelle immagini riprese dal sociologo e giornalista, Antonio Castaldo, e postate sul web da Giuseppe Pio Di Falco per IESUS, Istituto Europeo di Scienze Umane e Sociali, https://www.youtube.com/watch?v=BsHW643UqMk .
Per la Pubblica Amministrazione locale erano presenti, all’inaugurazione della Scalinata della Legalità, insieme al Sindaco, Avv. Giacomo Romano, il Vice Sindaco, Avv. Salvatore Travaglino, la Presidente del Consiglio Comunale, Felicetta Frattini, i Consiglieri Comunali, Arch. Nicola Braccolino, Dott. Domenico Maione, Giuseppina Moccia e Nicola Di Maio. Assente per motivi personali la promotrice Assessora Monica Cito. Fra i presenti della società civile vi erano l’Associazione SAMA con i suoi volontari guidati dalla Presidente, Maria D’Amore; il Maestro di Arti Marziali, Stefano Galeotafiore, la Dott.ssa Elisabetta Nappo di #ObiettivoFolclore e la consorte del Sindaco, Dott.ssa Edvica Ponticelli.
Il Primo Cittadino sulla sua pagina fb, Giacomo Romano Sindaco di Brusciano, ha così tradotto quel momento commemorativo: «Cari concittadini, questa mattina, sono davvero felice di condividere con voi, la mia emozione, e quella dell'Amministrazione che rappresento, circa l'inaugurazione, della scalinata e della panchina della "Legalità", presso l'atrio del nostro Palazzo Comunale. Permettetemi, di ringraziare il nostro Monica Cito assessore alla legalità, promotrice di questa bellissima iniziativa, che con grande onore ho sostenuto appieno, ricordando il sacrificio di Paolo e della sua scorta, che col loro esempio di lealtà politica, e ligio attaccamento al dovere, sono riusciti a scalfire quella coltre di omertà e collusione mafiosa, che nessuno aveva mai osato mettere in discussione. La scelta delle parole di Borsellino, che da questo momento saranno infisse, indelebili, sulle scale del nostro Comune, saranno per tutti noi un monito, al fine di ricordare quanto il lavoro della nostra Amministrazione sarà sempre proiettato verso l'impegno alla legalità, e al dovere civico, ma soprattutto per ricordare quanto il sacrificio di questi grandi uomini, sia servito a ribadire, che la libertà e l'onestà intellettuale, siano stati il passaggio obbligato, al fine di permettere finanche ai consigli comunali, di prodigarsi per il bene della comunità».
L’Italia degli onesti, colpita dalle stragi di mafia contro Paolo Borsellino, il 19 luglio 1992, e Giovanni Falcone, il 23 maggio 1992, dopo aver condiviso il dolore ed elaborato il lutto, da vicino e da lontano, con i familiari di quei servitori dello Stato, partecipato a manifestazioni con Associazioni, Chiesa, Organismi ed Autorità Pubbliche, esige che l’eredità morale di Falcone e Borsellino non venga dispersa. L’impegno di cittadini ed istituzioni, ognuno nei propri ruoli e funzioni, sia quello di onorare la memoria di coloro che si sono sacrificati contribuendo alla tutela della giustizia e della legalità nel nostro Paese e nella lotta contro la mafia.
Antonio Castaldo IESUS Istituto Europeo Scienze Umane e Sociali-Brusciano NA