Molti lo conoscono come il Vasco puteolano dovuto alla sua voce, con una timbrica simile a quella del famoso rocker di Zocca ma con caratteristiche del tutto personali.
Stiamo parlando di Plato, un’anima rock per la Città di Pozzuoli che viaggia a mille all’ora.
Ciao Plato, ti ringraziamo per la disponibilità e iniziamo questo tuo lungo cammino Rock con una domanda che noi chiamiamo Ritorno Di Palco.
Partiamo dal tuo primo live, e cerchiamo di capire come cambiano le emozioni da palco da 30 anni fa ad oggi:
lo ricordo perfettamente, mi presentai sul palco con una maglietta rosa stracciata, l’emozione è sempre la stessa, è come il primo giorno di scuola, cambiano i modi di suonare, oggi è tutto elettronico, si usano sequenze ed altri elementi per qualsiasi live, io invece sono rimasto al rock anni 70, 80 dove si privilegia maggiormente batteria, basso e chitarra.
Perchè Vasco:
Vasco è come il primo amore, è come la vocazione per un sacerdote, se tu hai la possibilità di andare a un suo concerto capirai sicuramente perché Vasco. Vasco è una fede intramontabile ed insostituibile, 5 parole che ti cambiano letteralmente la vita ed è quello che è successo a me.
Quest’anno hai festeggiato i 30 anni di tributo a Vasco Rossi, continuerai ho hai deciso di smettere dopo questo traguardo:
Non ci penso neanche, per adesso mi diverto e chi viene a i miei live pure, poi quando sarà smetterò.
Parliamo della tua macchina rock, i Credi Davvero:
hai detto bene la mia macchina rock, con loro sul palco mi sento sicuro, non ho problemi, ricorda che il 90% di un concerto è tutto merito della band che ti segue e loro sono la perfezione.
Abbiamo notato ultimamente che alcuni tuoi post sui social sono provocatori, birre, sigarette, non pensi che potresti inneggiare all’alcol o al fumo:
Ma che! scherziamo, provocatori, dovrebbero chiudere tutti i social su tutto ciò che viene pubblicato, i miei sono post ironici e divertenti, ridiamoci sopra.
Credi in Dio:
Certo sennò non esisterebbe il rock, noi siamo governati da una mente superiore una sorta di grande fratello che ci guida quotidianamente durante il nostro cammino di vita.
Lo immagino come una persona davanti ad un televisore, noi siamo i canali e lui attraverso il telecomando ci gestisce, sarà una riflessione folle ma io lo penso così.
C’è un tuo motto in cui dici “amo le sfide e non i paragoni”, ci spieghi meglio:
non amo essere paragonato, se sbaglio o se agisco in una certa maniera sono io che decido il tutto e mi assumo le mie responsabilità e non perché lo fatto per essere uguale a un pingo pallino qualunque, se io nasco triangolare resto triangolare, non ho bisogno di copiare nessuno, copiavo si al liceo perché ero una testa di cazzo ma questa è un’altra cosa. Le sfide mi affascinano, se perdo chiedo scusa e vado via a testa alta, ma se vinco sei fottuto. Comunque vinco sempre, scherzo.
La canzone di Vasco che ami maggiormente:
sono tutte lettere di vita ma quella a cui sono più affezionato è Vivere Una Favola.
Il 24 di giugno sei ripartito dopo il tour indoor registrando sold out ovunque con il VascoSummerRockLive.23 un live da brividi ci spieghi meglio:
Una scaletta che ricorda le notti spericolate del Fronte Del Palco 90 del Vasco Nazionale, si va da “Ogni Volta” a “Una Canzone Per te” per poi passare a “Ridere di Te”e “Brava Giulia” in tonalità originale sottolineo.
Non mancano pezzi come “Vita Spericolata” e “Siamo Solo Noi”, ripescata in scaletta che Vasco non esegue dal 1983 “Mi Piaci Perché”.
Ultima domanda e ti lasciamo, dacci una tua definizione del Rock:
la spontaneità dei sentimenti, senza tanti giri di parole o sovrastrutture che ti condizionano.
Questo è il Rock!!!
Fonte notizia
it-it.facebook.com PlatoCrediDavvero