Una giornata di studi sulla diga di Montedoglio sul fiume Tevere organizzata da EAUT - Ente Acque Umbre-Toscane. L’appuntamento è in programma dalle 10.00 di giovedì 11 maggio nei locali della tenuta di Bonifiche Ferraresi a Cortona che ospiteranno un’occasione di approfondimento e di documentazione sulla sicurezza dello sbarramento e delle opere accessorie ripristinate, sulla difesa idraulica determinata dalla presenza della diga nei territori a valle, sull’utilizzo della risorsa idrica e sulle sue prospettive di gestione. A parlarne saranno ingegneri, docenti universitari e specialisti di riconosciuta professionalità che tratteranno il ruolo svolto dal “Sistema Montedoglio” al servizio del territorio, illustrando le naturali prospettive di ampliamento.
La diga, infatti, svolge un fondamentale compito a garanzia del patrimonio idrico e della sicurezza idraulica dei territori, oltre che a beneficio del consumo civile, della produzione agricola anche identitaria e della salvaguardia ambientale. Questo “Sistema” sta già assicurando un’essenziale occasione di sviluppo produttivo fortemente legato alla qualità agroalimentare nei territori serviti. Il convegno si colloca all’ultimazione degli interventi di ripristino dello sfioratore al termine di una lunga vicenda giudiziaria che ha trovato il proprio compimento nel luglio del 2021 con l’assoluzione definitiva con formula piena dei soli rappresentanti di EAUT, con i lavori che hanno avuto inizio solo in seguito al dissequestro dell’area interessata dal cedimento disposta dal Giudice nel novembre del 2018 a distanza di otto anni dal crollo del 2010.
Questa giornata di studi, moderata e coordinata dall’ingegner Andrea Canali (direttore di EAUT), si svolgerà in un luogo espressivo del connubio tra sistema produttivo e sistema idrico quale l’azienda Bonifiche Ferraresi che configura un riferimento nel settore agroalimentare. Le relazioni in programma documenteranno l’avvenuto ripristino dello sfioratore di superficie della diga di Montedoglio e gli aspetti relativi alla sicurezza nel suo complesso anche in condizioni sismiche, oltre ai benefici inerenti al presidio idraulico trasferiti verso i territori a valle, nella prospettiva di un’ottimizzazione e di uno sviluppo del suo utilizzo in funzione della potenzialità offerta dal patrimonio idrico accumulato. A chiudere la giornata sarà una tavola rotonda sullo sviluppo sostenibile, in relazione all’ambiente e alla cultura, correlato all’utilizzo plurimo della risorsa in un contesto di ecosistema complessivo favorito dalla presenza della diga.